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Economia

Convegno: "Nuovo redditometro, contribuenti e privacy a rischio"

Il nuovo redditometro è stato l’argomento del convegno, organizzato da Informanager, che si è tenuto nella sede di Confindustria Ancona, con i massimi esperti italiani del settore

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Tempi duri per l'amante. Ci sono spese ed entrate che non si vogliono e non si possono confessare, ma al nuovo redditometro, lo strumento di lotta all'evasione fiscale, questo non interessa. I contribuenti dovranno tenere bene in mente i redditi dichiarati e ogni altra entrata economica, anche se non soggetta a dichiarazione, come appunto un regalo costoso. Se non si sarà in grado di spiegare, infatti, l'eccessiva incoerenza tra dichiarazione dei redditi e consumi, può scattare l'accusa di evasione fiscale.

Il nuovo redditometro è stato l'argomento del convegno, organizzato da Informanager, che si è tenuto nella sede di Confindustria Ancona, con i massimi esperti italiani del settore: l'avv. Paolo Stizza, dello studio Uckmar, il prof. Benedetto Santacroce dello studio Santacroce Procida Fruscione, il caporedattore de Il Sole 24 ore Mauro Meazza, il capo ufficio Accertamento e Riscossione della Direzione Regionale Domenica Geminiani, il Dottore Commercialista dell'Ordine di Ancona Maurizio Coser e il dott. Sergio Cutrona, vicepresidente di Sezione, Commissione Tributaria Regionale.

Oltre 280 professionisti hanno partecipato all'incontro che ha messo in risalto le criticità di questo sistema, che si sviluppa sulla valutazione di cento voci di spesa delle famiglie, che vengono confrontate con le entrate dichiarate nell'esercizio. Per intenderci, l'Agenzia delle Entrate valuterà quanto ha speso una famiglia in un anno X e la coerenza di questo dato con il reddito dichiarato. L'accusa di evasione fiscale potrà originarsi da una difformità tra i due risultati di almeno il 20%, praticamente già da oggi oltre 4 milioni di famiglie potrebbero essere oggetto di verifica da parte del Fisco.

"Con il nuovo redditometro - ha sottolineato Stizza - potrebbero venir meno anche il rispetto della privacy, poiché vengono verificati gli aspetti privati dei cittadini, come ad esempio l'analisi delle spese mediche". Infatti scompare la presunzione d'innocenza del contribuente, che dovrà dimostrare con tutti i mezzi che ha a disposizione di non essere un evasore, con un'inedita inversione dell'onere della prova che, a detta degli esperti, non ha eguali nel mondo occidentale. "La paura più grande - ha affermato Coser - è quella di non riuscire a dimostrare, nella così detta fase di contraddittorio amichevole con il Fisco, l'inesattezza delle contestazioni sollevate e di incorrere di conseguenza nell'accertamento vero e proprio. Per ora il consiglio è tracciare ogni tipo di entrata ed uscita: usare carte di credito, bonifici, insomma denaro elettronico". E in caso di amante? Occorre scegliere a quale contestazione controbattere: quella del coniuge o quella del Fisco.

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