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Coldiretti: “Primavera in ritardo, semine indietro di un mese”

Con il sole sono tornati al lavoro anche i trattori nelle campagne marchigiane, dopo le precipitazioni record che hanno ritardato almeno di un mese l'avvio delle semine. Scongiurato però il rischio siccità

Con il sole sono tornati al lavoro anche i trattori nelle campagne marchigiane, dopo le precipitazioni record che hanno ritardato almeno di un mese l’avvio delle semine.

L'inizio della primavera, sottolinea Coldiretti, è stato infatti contraddistinto da piovosità eccezionalmente abbondante (+50%, con oltre 90 millimetri rispetto ai 60 della media storica) che ha influito sulle operazioni colturali tipiche del periodo. Le semine di ortaggi, pomodoro, foraggi, mais, sorgo sono in forte ritardo e questo potrebbe influire sulle produzioni al momento del raccolto a livello di quantità.

“Abbiamo avuto i terreni allagati per molte settimane e ciò ci ha costretto a ritardare l’avvio dei lavori in campo” conferma Maria Letizia Gardoni, produttrice di ortaggi macrobiotici e delegata regionale dei giovani imprenditori della Coldiretti.
Una situazione comune a molte imprese agricole, senza dimenticare i problemi causati da frane e smottamenti.

Unico dato positivo, il fatto che la situazione di piogge prolungate ha consentito di ricaricare le falde ed i bacini e dovrebbe quindi essere scongiurato il rischio della siccità estiva nei mesi di luglio ed agosto quando si concentra la domanda di acqua per la crescita delle colture.
Un problema che lo scorso hanno si è fatto sentire pesantemente nella campagne marchigiane, con il crollo della produzione di girasole, mais e altre colture.

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