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Economia

Coldiretti Marche: dal 2008 calo di spese per la tavola, - 1,8%

Dal 2008 ad oggi i marchigiani hanno diminuito di molto la spesa per i generi alimentati, unitamente alla spesa per l'abbigliamento e le calzature. La crisi costringerebbe dunque a maggior riflessione nella spesa

Dall’inizio della crisi i marchigiani spendono sempre meno per la tavola. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Marche, sulla base di un’analisi sui dati Istat relativi ai consumi mensili delle famiglie. Dal 2008, anno comunemente indicato come l’inizio della crisi, ad oggi l’incidenza della spesa alimentare su quella generale è progressivamente diminuita, passando dal 20,4 per cento al 18,6 per cento. Se quattro anni fa una famiglia spendeva all’anno 6.188 euro per mangiare, oggi si è scesi a 5.832, con un saldo negativo di 356 euro, e ciò nonostante i rincari dei generi alimentari sopravvenuti. Ma la spesa a tavola non è la sola a soffrire la crisi, sottolinea Coldiretti Marche. Quella per abbigliamento e calzature è passata dal 6,2 per cento al 5,4 per cento del totale, mentre l’arredamento scende dal 5,1 al 4,1 per cento. Aumentano, invece, l’incidenza della casa e dell’affitto (dal 25,1 al 26,6 per cento), dei trasporti (dal 14,8 al 15,9 per cento), dei carburanti (da 5,3 per cento a 5,5) e delle spese sanitarie (3,7 per cento contro il 3,9). Una vera e propria spending review, come sottolineato dalla Coldiretti nazionale a Roma, nel corso dell’Assemblea nazionale, dove è stato presentato il rapporto su “La crisi cambia la spesa e le vacanze degli italiani”.

Tra le tendenze emergenti si evidenzia l’aumento di quanti acquistano prodotti locali (40 per cento), scelgono solo frutta e verdura di stagione (50 per cento), ma soprattutto scelgono i prodotti che costano meno (50 per cento). Un trend al quale risponde la grande distribuzione con l’aumento delle offerte che, secondo una analisi preparata da Coop Italia per l’Assemblea Coldiretti, riguarda soprattutto i prodotti simbolo della dieta mediterranea. Aumenta però anche l’offerta di prodotti locali, di stagione e senza intermediazione con un balzo record del 23 per cento nel primo semestre del 2012 degli acquisti fatti direttamente dal produttore, resi possibili dalla rete degli agricoltori di Campagna Amica dove hanno fatto la spesa oltre 9 milioni di italiani.

“La pressione della crisi economica spinge gli italiani a ponderare meglio la propria spesa e accanto alla ricerca attiva delle promozioni salgono gli acquisti di prodotti con alto valore intrinseco in termini di sicurezza, sostenibilità ambientale, eticità e anche sostegno economico all’economia locale del territorio”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che si tratta di una tendenza che va sostenuta con una politica mirata di incentivazione dei consumi per avviare realmente la ripresa economica del Paese”.

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