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Economia

Coldiretti: 100mila posti di lavoro dalle agroenergie

Presentata un'analisi Coldiretti sullo sviluppo della produzione di energia rinnovabile proveniente dall'agricoltura italiana: biomasse in testa per il contributo energetico

“La produzione di energia rinnovabile proveniente dall’agricoltura italiana è destinata a triplicare nei prossimi dieci anni con circa centomila posti di lavoro disponibili”.

Ad affermarlo è un’analisi della Coldiretti, in riferimento al convegno “Energia e agricoltura nella terza rivoluzione industriale”, organizzato ad Ancona dall’Assam con la presenza dell’economista statunitense Jeremy Rifkin.
Secondo Coldiretti, lo sviluppo delle energie rinnovabili prodotte nelle campagne italiane raggiungerà nel 2020 una percentuale dell’8% del totale, rispetto all’attuale 2 per cento, per un totale di 15,5 milioni di tonnellate petrolio equivalente (MTEP) prodotte.

Con oltre il 70% il maggiore contributo viene dalle biomasse combustibili provenienti dal legno, dalle colture erbacee, dai residui agroalimentari e dai reflui degli allevamenti (biogas), ma non trascurabile è il contributo dei carburanti con il 20%, mentre il restante 10% è ottenuto attraverso solare, eolico, idroelettrico.

Le agroenergie, dunque, oltre a garantire la riduzione della dipendenza dai prodotti fossili e dalle importazioni, consentono di diminuire le emissioni, di migliorare la qualità dell’aria e, più in generale, di tutelare l’ambiente e il territorio, riflettendo il ruolo multifunzionale che l’attività agricola svolge in termini di ricchezza e diversità dei paesaggi, di qualità dei prodotti e di retaggio culturale e naturale.
 

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