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Castagne a rischio, colpa della siccità estiva e di un parassita

Crolla la produzione di castagne a causa della siccità estiva. Secondo una stima Coldiretti, l'estate calda di quest'anno ha portato a un calo superiore al 30%. Ma ci si mette anche il "cinipide galligeno"

Crolla la produzione di castagne a causa della siccità estiva. Secondo una stima Coldiretti, l’estate calda di quest’anno ha portato a un calo superiore al 30% rispetto alla media, per un raccolto che dovrebbe attestarsi attorno ai 5mila quintali.

Ma, oltre alla siccità, hanno pesato anche i problemi causati da un parassita il “Cinipide galligeno del castagno” proveniente dalla Cina che sta distruggendo gli alberi. Secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, nelle Marche sono 850 gli ettari di castagneti in produzione, curati da circa 540 aziende. La maggior parte (ben il 94%) si trova nell'Ascolano, davanti al Maceratese (4%), mentre le altre tre province (Fermo, Pesaro, Ancona) rappresentano assieme la restante parte.

Tre sono i tipi di castagne presenti nell'elenco ufficiale dei prodotti agroalimentari tradizionali: marrone del Montefeltro, marrone di Acquasanta Terme e marrone di Roccafluvione. Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e all'origine, magari frequentando le sagre in programma in questi giorni oppure rivolgersi alle imprese agricole acquistando direttamente nei mercati e nelle Botteghe di Campagna Amica.
 

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