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Scuola: impennano nelle Marche le iscrizioni agli istituti agrari, +80%

Boom per le professionali, ma anche i tecnici crescono del 20%. Presto una lista di imprese d'eccellenza per favore formazione e lavoro. Dal 1° giugno studenti nei campi con i voucher, 8mila under 40 occupati

Sono quasi raddoppiati gli iscritti alle scuole professionali agricole delle Marche (+80%) mentre per gli istituti tecnici agrari l’aumento si aggira intorno al 20%, a testimonianza di un nuovo protagonismo della campagna nella scelta del futuro lavorativo.
L’analisi viene dalla Coldiretti Giovani Impresa Marche, in occasione della consegna degli Oscar Green 2013, i premi alle aziende under 30 che fanno innovazione, organizzata a Villa Salvati di Monte Roberto, sede dell’istituto professionale agrario, con il patrocinio della Fondazione Salvati.
Le iscrizioni al prossimo anno scolastico hanno fatto registrare un vero e proprio boom, con il numero dei ragazzi che sfiora complessivamente le 700 unità tra Istituto professionale “Salvati” di Monte Roberto, “Garibaldi” di Macerata, “Ulpiani” di Ascoli Piceno, “Vivarelli” di Fabriano e “Cecchi” di Pesaro.

“Grazie alla capacità delle nostre imprese di aggredire il mercato puntando su diversificazione e multifunzionalità, l’agricoltura rappresenta oggi uno sbocco occupazionale concreto – ha sottolineato la delegata regionale di Coldiretti Giovani Impresa, Maria Letizia Gardoni –. Ciò vuol dire dare una nuova prospettiva alle nuove generazioni di agricoltori ma non solo ad essi”.

Da qui l’idea della Coldiretti di promuovere una lista di imprese agricole d’eccellenza da condividere con gli istituti tecnici e professionali per favorire l’incontro tra scuola, formazione e lavoro, secondo quanto illustrato dal presidente provinciale di Ancona, Emanuele Befanucci.
Nell’elenco entreranno, in particolare, le aziende innovative e multifunzionali, dalla filiera corta all’agrisociale.

Nelle Marche sono ottomila i giovani che oggi lavorano stabilmente in campagna, come conduttori aziendali o come manodopera. Di questi, quasi la metà (il 40%) è titolare di azienda. Ma dal primo giugno è possibile lavorare alle attività di raccolta anche per i giovani dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi.
Con l’avvio delle attività di raccolta estiva, che culmineranno con la vendemmia a settembre, gli studenti potranno trovare occasione di guadagnare qualcosa grazie al sistema dei voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali.
Per i ragazzi impegnarsi nei campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del lavoro con una giusta remunerazione, anche fare una esperienza diretta con la natura, i suoi prodotti e una cultura che ha fatto dell’Italia un Paese da primato a livello internazionale nell’offerta di alimenti e vini di qualità.

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