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Economia

Bilancio: allo studio aumento Imu su case sfitte e seconde case

La proposta, presentata ieri in maggioranza, prevedere un rialzo dell'aliquota sulle seconde case dal 7,6 all'8,6 per mille, e dal 7,6 al 10,6 per mille per le abitazioni sfitte e gli immobili degli istituti finanziari

L’assessore alle finanze del Comune di Ancona, Andrea Biekar, ha un compito arduo: trovare la considerevole somma di 5 milioni di euro per far quadrare il bilancio del 2012, possibilmente senza penalizzare troppo i servizi ai cittadini. Per risolvere questo problema, l’ipotesi più accreditata sul piatto al momento è quella di un ulteriore aumento della nuova tassa sulla casa, l’Imu, che vada a colpire le abitazioni sfitte, le seconde case e gli immobili di proprietà delle banche.

La proposta è stata presentata ieri in maggioranza e prevedere un rialzo dell’aliquota sulle seconde case dal  7,6 all’8,6 per mille, mentre l’aumento sarebbe di tre punti, ovvero dal 7,6 al 10,6 per mille, per le abitazioni sfitte e gli immobili degli istituti finanziari. Anconaentrate sta già studiando la cosa per capire l’entità del gettito che porterebbe nelle casse del comune dorico.

Se la proposta ha fatto sollevare un alzata di scudi da parte di alcuni soggetti, come ad esempio la Confartigianato (che propone un piano di dismissioni e di tagli alla spesa pubblica) altre proposte al vaglio sono decisamente meno avverse all’opinione pubblica, come la richiesta fatta da Biekar ai colleghi assessori di tagliare tutti del 10% le spese del proprio ufficio, conscio del fatto che su alcuni settori-chiave come i servizi sociali e l’istruzione non si potrà forzare troppo la mano. L’operazione può portare nel portafogli municipale qualcosa come un milione di euro: non male, ma ne mancheranno comunque all’appello altri quattro.
 

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