TPL: da agosto aumenta il prezzo del biglietto del bus
Ad Ancona il biglietto per la corsa urbana passerà da 1,20 euro a 1,30 euro. Sul rincaro pesa il contributo statale, che per le Marche è il minore d'Italia: ma l'efficienza non c'entra, anzi è il contrario
A partire dal mese di agosto il biglietto per la corsa urbana dell'autobus ad Ancona aumenterà di prezzo, passando da 1,20 euro a 1,30 euro. Stessa sorte toccherà anche agli altri centri: a riportare la notizia è il Messaggero, sulla base dell'avvenuto accordo tra aziende di trasporto e Regione che prevede un rincaro della base tariffaria dei ticket urbani da 1,05 euro a 1,15 euro.
Secondo quanto si apprende sono state proprio le aziende a richiedere l'aumento del biglietto, senza il quale non sarebbero state più in grado di garantire appieno i propri organici. A differenza delle consorelle delle altre regioni, infatti, le aziende marchigiane hanno dovuto fronteggiare l'aumento di carburanti e assicurazioni con il rimborso chilometrico assegnato dallo Stato più basso d’Italia. Il quotidiano riporta un esempio numerico: il corrispettivo dato alle Marche è di 6 centesimi al km, quello dato alla Basilicata è più del doppio, 13 centesimi al km.
Perché le nostre aziende ricevono meno? A causa di un "paradosso" governativo chiamato "virtuosità del contrario": nel corso del tempo lo Stato ha infatti dato più soldi alle aziende che spendevano di più, senza curarsi però di come i soldi venivano impiegati, e dunque per assurdo un'impresa che magari sprecava meno poteva ricevere meno soldi di una omologa che era capace di spendere di più semplicemente non curandosi dell'efficienza.