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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Comune schizofrenico con i vigili: pubblicamente li elogia, dietro li punisce

Sul piede di guerra anche la Lega, che ha preparato un’interrogazione comunale da sottoporre al primo cittadino

Agenti della sezione giudiziaria della Polizia Municipale “bocciati” nella scheda di valutazione individuale che, ogni anno, il comandante del corpo compila, assegnando un voto su un totale di 60 punti, importante ai fini della progressione orizzontale e della carriera. Infatti di recente la comandante Liana Rovaldi ha consegnato agli agenti di giudiziaria la scheda di valutazione (così detta categoria C) relativa alle performance individuali con riferimento all’anno 2018. Il risultato? Per tutti un voto di 50 su 60. Un responso tutt’altro che esaltante. Primo perché per la quasi totalità dei vigili il range è comunque tra 50 e 60 e quasi tutti hanno 60, ma soprattutto perché, fino a pochi mesi fa, il voto di tutti era molto più alto. Un fatto ancora più inspiegabile se si pensa che quegli agenti, “puniti” con l’abbassamento del voto in pagella, sono gli stessi che il sindaco Valeria Mancinelli ha elogiato con un encomio pubblico, consegnato loro in occasione dell’ultima festa della Polizia Municipale.

L'iniziativa del sindacato UGL

Una schizofrenia che, dopo le tante ruggini formatesi tra Comune e polizia giudiziaria dei vigili, preoccupa il sindacato dell’UGL, il quale, tramite il suo portavoce Vincenzo Marino, ha prodotto una istanza di ricorso all’Organismo indipendente di valutazione (OIV), per rivedere la votazione dei vigili attraverso una procedura di conciliazione. L’alternativa è quella di rivolgersi al giudice del lavoro, chiedendo un vero annullamento formale dell’atto amministrativo. Nell’istanza si fa riferimento ai criteri di valutazione e sono il raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali e la qualità del contributo assicurato alla performance dell’unità organizzativa di appartenenza. La prima, per L?UGL, è pienamente conseguita, la seconda non è supportata da alcuna motivazione. “A testimoniare sopraindicato - si legge nel documento - sono i rapporti di servizio, da cui si evince I'aver espletato operazioni di contrasto alla prostituzione, antiabusivismo, notifiche atti, pattuglie di controllo territorio, applicazione del codice della strada e servizio in centrale operativa. Inoltre non é stato mai contestato verbalmente e per iscritto il mancato rendimento”.

Il commento del sindacalista 

«Io rappresento lavoratori denigrati nella dignità  - ha spiegato Vincenzo Marino .Non ci fermeremo di fronte a questa prima istanza, anche perché non possiamo nasconderci di fronte ad un potere dirigenziale che penalizza i lavoratori onesti».

Sul piede di guerra anche la Lega

Ma ormai da tempo le faide interne al corpo della Polizia Municipale hanno raggiunto livelli di esasperazione, più volte finite al centro del dibattito politico interno al comune dorico. Anche per questo la Lega, che in passato ha già presentato esposti alla Prefettura in merito alle lotte intestine che penalizzerebbero il lavoro della polizia giudiziaria, ha pronta un’interrogazione comunale da sottoporre al primo cittadino che, non è un dettaglio, legalmente è anche il rappresentante dell’intero corpo della Municipale, di cui coordina e indirizza il lavoro. 

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