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Cronaca Falconara Marittima

Testata alla cliente del bar per aver rifiutato le avance sessuali: condannato. Dovrà risarcirla di 15mila euro

Vittima una 49enne. È stata avvicinata da un 61enne che le ha palpeggiato il fondo schiena. Lei lo ha allontanato ma poi l'ha bloccata sul bancone. L’uomo ha preso due anni e sei mesi di reclusione

ANCONA - Palpeggiata al fondo schiena e poi aggredita con una testata al naso perché non ci stava. Il molestatore è stato condannato sia in termini di pena detentiva, ha preso due anni e sei mesi, che in termini monetari. Dovrà infatti risarcire la vittima, a cui ha fratturato il naso, di 15mila euro. Così ha deciso oggi il collegio penale, presieduto dalla giudice Francesca Grassi, davanti al quale è finito a processo un 62enne tunisino. La donna, 49 anni, anconetana, aveva cercato in tutti modi di fargli capire che quelle avance non le erano gradite. Lo straniero non solo aveva insistito ma le aveva allungato anche le mani al fondo schiena per toccarla. Lei per allontanarlo gli aveva dato un piccolo schiaffo per mostrarsi contrariata e credibile davanti a quel gesto. Per tutta risposta aveva preso dall'uomo una testata in faccia riportando una frattura al naso con una prognosi di 30 giorni. Il tunisino era accusato di violenza sessuale, lesioni e tentata violenza privata. L'episodio risale al 18 febbraio del 2018, al Roxy Bar di Palombina. La condanna è stata solo per i primi due capi di imputazione. Assolto dal terzo. L’imputato era difeso dall’avvocato Fabrizio Belfiore. Quel giorno doveva essere una serata tra amiche per la vittima finita però in ospedale a Torrette. 

Il 62enne era un cliente del bar e si sarebbe approcciato in maniera spinta alla donna e sotto l'effetto dell'alcol. Avvicinandosi a lei l'avrebbe palpeggiata e avrebbe provato anche a baciarla. La donna le ha mollato uno schiaffo e lui si sarebbe risentito. «Tu hai fatto una cosa che nessuno ha mai fatto, mi hai dato uno schiaffo» le ha risposto indignato e poi avrebbe reagito con una testata in faccia alla 49enne, data così forte che le era sembrata un pugno. Mentre il titolare del bar la medicava il tunisino avrebbe continuato a molestarla, vincolandola al bancone. A quel punto la donna è uscita dal bar per prendere la sua auto e fuggire ma l'uomo si sarebbe messo davanti per bloccarla. La 49enne era riuscita ad andare via ingranando la retromarcia. Arrivata alla Tenenza dei carabinieri di Falconara lo aveva poi denunciato. I militari avevano acquisito le telecamere del bar. Dai video sono state estratte delle immagini che la donna ha poi integrato in sede di denuncia. Nel processo era parte civile con l’avvocato Nicoletta Pelinga.

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