Università, "I fenomeni migratori" chiude la tornata di seminari didattici
«L’esistenza di un confine fisico – ha spiegato Canavesi, Presidente dei corsi universitari jesini – marca nella storia il fenomeno migratorio, che è un dato endemico dei popoli»
Il tema de “I fenomeni migratori” chiude la tornata di seminari didattici in programma nel secondo ciclo di lezioni 2017/2018 alla sede distaccata dell’ateneo di Macerata. Oggi, giovedì 19 aprile, presso i locali della Fondazione Colocci di Jesi, i proff. Guido Canavesi, Isabella Rosoni e Simone Betti (Università di Macerata) assieme a Wael Farouq (Università Cattolica di Milano) hanno infatti dibattuto su un tema tanto attuale quanto scottante: il movimento delle persone nello spazio e nel tempo.
«L’esistenza di un confine fisico – ha spiegato Canavesi, Presidente dei corsi universitari jesini – marca nella storia il fenomeno migratorio, che è un dato endemico dei popoli. Questo fenomeno ci fa comprendere il dialogo tra particolare (il limite di un territorio) e universale (l’esigenza delle persone di raggiungere la felicità). Pertanto la dinamica della migrazione si iscrive nell’esperienza spirituale dell’uomo prima che nel fenomeno politico e sociale». Il convegno è nato con l’obiettivo di fare il punto su una serie di problematiche salienti, insite nel fenomeno della migrazione dei popoli: il principio della “diversità”, la questione dell’integrazione e la mutazione della dimensione giuridica, economica e culturale di un Paese. “Siamo particolarmente soddisfatti di ospitare eventi che, oltre ad approfondire la didattica affrontata in classe, pongono l’attenzione su argomenti tanto importanti dell’attualità: questo senza dubbio aiuta i nostri ragazzi a riflettere e a comprendere meglio i tempi in cui viviamo”, ha detto il segretario generale della F. Colocci Paolo Borioni.