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Cronaca

Università, alla Fao con la ricerca italiana per la produzione di legumi

In programma il primo incontro nazionale del Gruppo di Coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo sulle leguminose

Il 2016, Anno Internazionale delle leguminose da granella per l’alimentazione umana non è passato invano, ma ha prodotto molte iniziative concrete che verranno discusse e sviluppate nell’ambito del primo incontro nazionale, nella sede della FAO, a Roma, il 9 e 10 novembre, del Gruppo di Coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo sulle leguminose nato in Italia proprio in seguito alle celebrazioni dell’Anno internazionale dei legumi.

Oggi il Coordinamento ha raggiunto oltre 250 adesioni fra i professori, ricercatori e tecnici di oltre 25 Università italiane, di questi 18 sono ricercatori e professori Univpm. Nel gruppo ci sono anche 11 strutture del CREA e 10 istituti del CNR, molti consumatori, agricoltori, produttori, trasformatori, aziende e cooperative. Fa parte del comitato organizzativo il Prof. Roberto Papa dell’Università Politecnica delle Marche che aprirà il lavori della prima giornata alla FAO. Insieme a lui prenderanno parte agli incontri altri 8 docenti di Medicina e Agraria con interessi diversi dalla genomica all’agronomia, dalla biodiversità alla salubrità nei prodotti alimentari. “I legumi sono utili per la salute, per la sostenibilità ambientale - afferma il prof. Papa - ma anche per la sicurezza alimentare e per ridurre la malnutrizione fra le popolazioni dei Paesi più poveri. Questa riunione ha unobiettivo preciso, ci sono vari soggetti interessati alla promozione della coltivazione e del consumo dei legumi, accademici ma anche soggetti privati”. Un’iniziativa concreta per la promozione delle leguminose da granella, una occasione di incontro e dialogo fra i vari attori del settore agroalimentare che operano dal campo alla tavola, ricerca pubblica e aziende italiane dell’agroalimentare insieme per definire strategie e azioni comuni.

Oggi molti dei legumi che finiscono sulle nostre tavole vengono importati; promuovere e far partire una filiera italiana significa dedicarsi alle diverse fasi che vanno dalla coltivazione alla produzione fino alla commercializzazione. Far ripartire la produzione dei legumi significa anche pensare al consumatore che potrà trovare al supermercato legumi o cibi a base di legumi che siano prodotti in Italia, a basso impatto, salutari e con un packaging appropriato.

PROGRAMMA
- La prima giornata di coordinamento, giovedì 9 novembre, sarà aperta alle ore 14:00 dall’intervento di Marcela Villareal, Direttrice Divisione partenariati, attività promozionali e sviluppo delle capacità Segretariato Anno Internazionale delle leguminose FAO, e dall’intervento del Prof. Roberto Papa dell’Università Politecnica delle Marche; seguirà una tavola rotonda con la partecipazione di vari attori della filiera, conclusa dal Viceministro del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Andrea Olivero.
- La seconda giornata, venerdì 10 novembre, si apre alle ore 8:30 con "Stakeholders mapping", poi si svolgeranno le attività dei gruppi di lavoro su sette tematiche emerse come argomenti di interesse principali: filiera sementiera, innovazione varietale e valorizzazione delle risorse genetiche nei legumi destinati alle produzioni alimentari; promozione e valorizzazione del valore nutrizionale dei legumi; conservazione della biodiversità e del patrimonio culturale legato ai legumi utilizzati per le produzioni alimentari; ruolo delle leguminose per scopi alimentari nello sviluppo e differenziazione di agroecosistemi e di sistemi colturali sostenibili; Innovazione e tradizione nella produzione di alimenti a base di legumi; mercati e sistema distributivo dei prodotti alimentari a base di legumi; politiche comunitarie, nazionali e locali.

Per informazioni e aggiornamenti www.coordinamentolegumi.it

IL GRUPPO DI COORDINAMENTO
Il Gruppo di Coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo sui legumi per l’alimentazione umana è nato lo scorso anno, in occasione dell’iniziativa promossa dalla Vice Presidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni, e svoltasi a Palazzo Montecitorio, per celebrare l’Anno Internazionale dei legumi. Alcuni ricercatori di diversi Enti di ricerca, fra cui Università, CNR, CREA ed ENEA, si sono riuniti per discutere su come promuovere la ricerca e l’innovazione nel settore delle leguminose da granella destinate all’alimentazione umana, incluso quelle consumate come prodotto fresco, costituendo Il Gruppo di coordinamento.
Oggi il Gruppo ha raggiunto oltre 250 adesioni fra i professori, ricercatori e tecnici di oltre 25 Università italiane, 11 strutture del CREA e 10 istituti del CNR, includendo anche molti consumatori, agricoltori, produttori, trasformatori, aziende e cooperative che operano nel settore agricolo, sementiero e agroalimentare, ed è dotato di un comitato organizzativo composto da Teodoro Cardi e Massimo Zaccardelli del CREA, da Roberto Papa, Professore Ordinario del D3A, Università Politecnica delle Marche, Andrea Sonnino dell’ENEA e Francesca Sparvoli del CNR.

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