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Cronaca Fabriano

«Il sistema è guasto provi a simulare delle ricariche». Tabaccaia truffata da finti tecnici per 10mila euro

Una telefonata ha raggirato la negoziante che credeva che gli importi caricati venissero annullati. In cinque sono finiti a processo

FABRIANO - Rubati 10mila euro con una telefonata spacciandosi per tecnici della Lottomatica. Così una tabaccaia sarebbe stata truffata da cinque campani, due uomini e tre donne, finiti a processo davanti al giudice Pietro Renna per truffa in concorso. I primi testimoni saranno sentiti il prossimo 24 maggio. La negoziante, il 22 settembre del 2022 aveva ricevuto una telefonata di un presunto tecnico che le aveva spiegato che il sistema usato per fare le ricariche, di carte telefoniche, postepay e per pagare anche le multe, aveva dato dei problemi e che quindi erano in procinto di cambiarlo e pertanto occorreva fare delle prove per vedere se il sistema funzionasse o meno. «Sono solo simulazioni signora, non si preoccupi, non ci saranno addebiti», l'aveva rassicurata la voce maschile. Invece la signora si è vista spillare via più di 10mila euro di soldi che nessuno le ha più restituito. 

Denunciati i fatti ai carabinieri era stata avviata una indagine che ha portato a rintracciare il gruppetto di campani, tutti di Napoli e Caserta.  I corrispettivi delle simulazioni delle ricariche sarebbero finite nelle loro carte postepay. Gli imputati hanno tra i 24 e i 48 anni e sono difesi quattro dall'avvocato Giuseppe Cutrona e uno dall'avvocato Gennaro Belvini. L'uomo che ha parlato con la tabaccaia al telefono le aveva detto che doveva fare delle ricariche su delle prepagate, indicando di volta in volta tessere diverse per le quali la tabaccaia doveva ricaricare un importo sempre identico, poco meno di mille euro. Lo ha fatto per dieci volte.

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