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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Jesi

«Mi servono soldi per l'eredità di mio padre e per operarmi». Ingannata, versa 16mila euro

La polizia ha denunciato una donna per truffa in concorso mentre sono ancora in corso le indagini per risalire al complice

JESI - Dalle richieste di denaro per sbloccare l’eredità del padre defunto a quelle per operarsi in quanto gravemente malato. Vittima della truffa è una 63enne di Jesi adescata sui social e alla quale sono stati spillati 16mila euro. Nel marzo 2023 la donna ha conosciuto su Facebook un uomo, con il quale ha iniziato a scriversi quotidianamente tramite sms e whatsapp. Alla fine del mese di aprile i due si sono incontrati alla stazione di Jesi e in quell’occasione l’uomo le ha riferito che sarebbe dovuto partire presto per la Francia, per questioni legate alla successione ereditaria del padre defunto. Una settimana dopo quell’incontro, l’uomo ha chiesto alla donna in prestito 500 euro per le spese notarili legate all’eredità e la 63enne ha provveduto ad effettuare tre ricariche sulla Postpay. Incassata la somma, l’uomo ha chiesto ulteriori 15.500 euro necessari per entrare in possesso dell’eredità e sbloccare il conto corrente del padre. La donna, perplessa, ha rifiutato e l’uomo, ha iniziato un’opera di raggiro e persuasione dicendole che era affetto da una grave malattia, che era in una situazione di bisogno per questo non lo doveva abbandonare e che, comunque, alla fine avrebbe restituito per intero la somma col 5% di interessi. Per confermare quanto detto, le ha inviato una lettera di garanzia e la copia del testamento.

La donna, caduta nell’inganno, ha quindi inviato a più riprese i soldi mediante ricariche Postepay e bonifici. Il direttore della filiale, insospettito dalle continue movimentazioni di denaro, ha contattato la donna chiedendole spiegazioni e mettendola in guardia sul fatto che poteva trattarsi di una truffa. Pochi giorni dopo, l’uomo ha contattato nuovamente la 63enne chiedendole altri 8mila euro in quanto doveva sottoporsi ad un’operazione chirurgica rischiosa. Al rifiuto della donna, l’uomo, per convincerla, le ha detto che allora avrebbe scelto di morire. La jesina si è quindi rivolta alla polizia ed ha sporto querela. Gli accertamenti investigativi hanno permesso di acquisire informazioni utili e di risalire all’intestatario dell’Iban legato al conto corrente nel quale erano confluite le cospicue somme di denaro. Si tratta di una donna di Sassari di 66 anni con precedenti di polizia, denunciata per il reato di truffa in concorso. Le indagini per risalire all’uomo che ha agito in concorso con la 66enne sarda proseguono. La vittima, che lo aveva incontrato alla stazione ferroviaria, lo ha riconosciuto nella foto profilo utilizzata sul social con un nickname.

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