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Cronaca Fabriano

Fabriano: proiettile a Sagramola, rintracciato il colpevole

Chiusa l'indagine sulla busta con un proiettile recapitata al sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola: il mittente è un disoccupato 52enne sposato e con figli. Le difficoltà dovute alla crisi forse all'origine del gesto

Chiusa l’indagine sulla busta con un proiettile recapitata al sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola: il mittente  è un disoccupato 52enne campano residente a Fabriano, sposato e con figli. L’uomo è già noto alla cronaca: il 29 marzo del 2011 aveva infatti “sequestrato” nel suo stesso ufficio la segretaria dell’allora primo cittadino Roberto Sorci, e sotto la minaccia di una pistola giocattolo aveva chiesto di vedere il sindaco per poter avere un lavoro. L’episodio, però, gli aveva fruttato solo una denuncia a piede libero e un ricovero in ospedale, poiché si trovava in stato di profonda agitazione.

Gli investigatori, racconta il Messaggero, sono arrivati a lui dopo brevi ma intense indagini, ad appena 48 ore dal ritrovamento della missiva, un tour de force di perquisizioni, confronti e analisi di immagini della videosorveglianza. All’alba di ieri gli agenti della Polizia hanno fatto irruzione a casa del sospettato, ritrovando buste con lo stesso codice di quella utilizzata per le minacce a Sagramola: a quel punto l’uomo è crollato e ha confessato.

LA LETTERA. La busta, contenente all’apparenza un semplice opuscolo delle “Pagina Utili”, è stata spedita martedì da un ufficio postale cittadino ed è stata recapitata al sindaco nel pomeriggio di giovedì: quando il primo cittadini l’ha aperta, fra le pagine 30 e 31 ha trovato un proiettile inesploso tenuto fermo con lo scotch e un messaggio affidato a post-it, “Questo è per lei sindaco”.

Sagramola ha poi ricordato come il 52enne fosse passato da lui pochi giorni prima per chiedere un lavoro, reagendo molto male alle spiegazioni del Sindaco che ha detto di avere il dovere istituzionale di creare le condizioni ottimali per tutti, non per uno solo. Ed è proprio la crisi economica e la difficoltà nel trovare un impiego che vengono additati come i principali moventi del gesto.
Il primo cittadino ha ringraziato la città, le forze dell’ordine e le molte personalità che in quei due giorni lo hanno contattato per esprimergli solidarietà.
 

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