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Cronaca

Funerali ad Ascoli, «Non si spengano i riflettori». Mattarella: «Non vi lasceremo soli»

A celebrare i funerali il vescovo di Ascoli Mons. Giovanni D'Ercole, che ha detto di aver chiesto a Dio ciò che i cittadini hanno detto a lui in questi giorni: «Non diteci le solite frasi di Chiesa. Dio che si fa?»

Lutto nazionale. Sono stati celebrati oggi i funerali delle vittime (GUARDA IL VIDEO) del terremoto che lo scorso 24 agosto ha sconquassato il Centro Italia, colpendo le Marche e cancellando la frazione di Pescara di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli (GUARDA IL VIDEO REPORTAGE). Una funzione tenutasi nella palestra comunale del quartiere Monticelli ad Ascoli, dove tutta la comunità ha ricevuto l’abbraccio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al quale si è rivolto una vittima che, in lacrime, alla fine delle esequie, lo ha pregato: «Presidente, adesso fate in modo che non si spengano i riflettori su di noi». Ed è lì che un Mattarella commosso ha risposto: «Non vi lasceremo soli». Lo stesso messaggio del premier Matteo Renzi che, arrivato nelle Marche in compagnia della moglie, ha detto: «Diteci quello che volete perché non possiamo decidere tutto a Roma. Ma una cosa è certa: non vi lasceremo soli». In prima fila al suo fianco anche la Presidente della Camera Laura Boldrini, il presidente del Senato Pietro Grasso, il Vice Presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

I funerali delle vittime del terremoto

I FUNERALI. Centinaia di persone. Sopravvissuti, parenti delle vittime, amici, compaesani di Arquata. C’è tutta Ascoli. In lacrime. In un dolore struggente e profondo, ma composto. Una comunità che si stringe intorno alle 35 bare allineate in 3 file, adagiate su un tappeto blu, con al centro due bare bianche più piccole. Sono quelle di Giulia Rinaldo, morta a fianco della sorella Giorgia, salvata dai vigili del Fuoco dopo il crollo della loro casa e Marisol Piermarini, 18 mesi, anche lei deceduta sotto le macerie. A celebrare il rito funebre è stato il vescovo di Ascoli Piceno Mons. Giovanni D’Ercole, che ha detto: «Quante volte, nel silenzio agitato delle mie notti di veglia e d'attesa, ho diretto a Dio la stessa domanda che mi sono sentito ripetere da voi in questi giorni. A nome mio, nel nome di questa nostra gente tradita dal ballo distruttore della terra mi sono rivolto a Dio e gli ho chiesto: E adesso che si fa?». Ma la risposta del vescovo, come detto da lui stesso nei giorni scorsi è nella fede e nella vicinanza silenziosa tra tutti coloro che partecipano alla comunità. Intanto nella vicina piazza Giovanni Paolo Secondo, altre centinaia di persone assistevano ai funerali in diretta su maxi schermo, sostenuti dai volontari delle parrocchie, dai boy scout e dai militanti di Azione Cattolica, impegnati nel servizio d’ordine e nell’assistenza ai presenti, anche con punti di ristoro. 

I funerali delle vittime del terremoto, le autorità

IL MONITO E LE INDAGINI. «Non sarà facile, ma insieme allo Stato, dobbiamo provare a ricostruire» ha detto il Presidente Mattarella che, prima di recarsi ad Ascoli Piceno, si è fermato a Amatrice, ridotta in macerie per vedere la scuola elementare crollata dopo essere stata ristrutturata pochi anni fa e simbolo di un’Italia che non impara dai propri errori. Su questo il Presidente Grasso ha detto: «Ci sono criminali che diventino imprenditori e imprenditori che diventano criminali quando dopo la tragedia dei terremoti si spengono i riflettori e comincia la ricostruzione e quando crolla una scuola appena ristrutturata o un Ospedale, sono sempre più convinto che l’unica Grande Opera strategica del nostro Paese è la messa in sicurezza del nostro Paese». Mattarella, al termine dei funerali, è poi passato all’ospedale di Ascoli per portare un peluches alla piccola Giorgia, la bimba di 4 anni sopravvissuta anache grazia alla sorellina Giulia. Intanto la Procura di Ascoli Piceno ha aperto un fascicolo di indagine sul terremoto che, alla fine, ha provocato la morte di 50 persone. L’ultima vittima si chiama Marino Filotei, 78 anni di Roma. E’ morto durante i funerali. 
 

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