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Cronaca Senigallia

Follia a Senigallia: per la difesa non c'è il tentato omicidio

Il prossimo passo sarà quello dell'interrogatorio del giovane da parte del gip. Il ragazzo è accusato di aver tentato di strangolare una ragazza, ma per la difesa l'accusa di tentato omicidio è una forzatura

Deve ancora essere confermata la data in cui verrà ascoltato F. G., il giovane senigalliese accusato di tentato omicidio e lesioni personali a danno della sua ex fidanzata 16enne. Intanto però la difesa del giovane, sostenuta dall’avvocato Domenico Liso, rigetta l’accusa più grave, quella di tentato omicidio perché, secondo la ricostruzione dei fatti, il giovane studente avrebbe desistito dallo strangolamento della ragazza. Per questo il capo d’accusa formulato dagli investigatori sarebbe una forzatura secondo il legale dell'indagato.

Fatto sta che gli inquirenti gli contestano il tentato omicidio per aver messo le mani al collo della ragazza con l’intento di strangolarla. Le lesioni invece riguarderebbero un fatto che risale allo scorso 29 novembre, quando il ragazzo avrebbe preso a colpi di una improvvisata frusta (ricavata con arbusti trovati sul posto) la giovane in un parco pubblico del centro città di Senigallia.

Dietro questa vicenda ci sarebbe una storia di disagio giovanile. I ragazzi che, pur di passare delle ore dedite allo sballo, avrebbero assunto il mix di farmaci e bevande (l'antitussivo Aricodil e vodka) che poi, la sera del 30 novembre, avrebbero fatto perdere la testa ai due. A tutti e due, dunque, e non solo al ragazzo, perchè sarebbe stata proprio la minorenne (anche lei in stato alterato) a chiedere a lui di strangolarla in un momento di mancanza di lucidità. Un episodio che però poi ha portato alla denuncia del giovane da parte della ragazza.

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