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Cronaca

Scuola: taglio di 90 cattedre, i sindacati chiedono garanzie

C'è stato un tavolo di concertazione tra alcuni rappresentanti dei sindacati e il direttore regionale dell'Usr Michele Calascibetta

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Classi accorpate da 32-34 alunni, corsi già istituiti da sopprimere, addio alla scuola serale e all'insegnamento nelle carceri. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal lanciano l'allarme per le scuole superiori marchigiane. Dopo l'annuncio fatto a maggio dal Miur che nella nostra regione saranno assegnate
complessivamente 16.645 cattedre (90 in meno rispetto all'organico inizialmente previsto che confermava quello dello scorso anno scolastico), il quadro
appare più chiaro. E quanto prospettato dai sindacati non è affatto confortante.

Il taglio, che arriva nonostante l'aumento di 2.395 alunni di cui 1.319 studenti in tutti i licei, istituti tecnici e professionali delle Marche, comporterà per l'anno scolastico 2012/13, l’ obbligo per alcuni studenti di iscriversi ad altri istituti lontani o con un percorso formativo completamente diverso. A rischio, inoltre, l'accesso ai laboratori (per l'impossibilità di sdoppiare le classi e consentire così di garantire adeguatamente la sicurezza degli alunni), l'istituzione e la prosecuzione delle classi per i corsi serali e i percorsi didattici all'interno del carcere.

Un altro effetto del taglio dell'organico sarà quello dell'accorpamento di classi terminali. Secondo la normativa le quarte classi (ma anche le seconde dei
professionali) non possono essere unificate l'anno successivo. Senza docenti però questi accorpamenti si renderanno necessari, dando vita a classi di circa 34 studenti. Considerando tutto ciò e l'aumento di studenti, per avere una situazione ottimale, servirebbero 113 docenti in più di quanti previsti dal Ministero.

Dopo aver scritto già nel mese di maggio al ministro Francesco Profumo, al capo dipartimento del Miur Lucrezia Stellacci, al presidente della giunta regionale
Gian Mario Spacca, all’assessore regionale all’Istruzione Marco Luchetti e al direttore regionale Usr delle Marche Michele Calascibetta per denunciare questa vera e propria emergenza, le organizzazioni sindacali hanno chiesto, a fine giugno, all’Ufficio Scolastico Regionale e alla Regione l'attivazione di un tavolo di concertazione per risolvere la situazione. L'incontro c'è stato e l’amministrazione si è impegnata a restituire in organico di fatto almeno 60 posti per risolvere le situazioni più gravi. Le organizzazioni sindacali hanno preso atto e apprezzato lo sforzo del direttore regionale Michele Calascibetta che si è assunto la responsabilità di superare i limiti di organico assegnati dal Miur ma rimangono ancora situazioni di criticità preoccupanti. In primo luogo la mancata attivazione dei serali indispensabili in questo momento di crisi ed in palese contrasto con quanto più volte dichiarato dal Ministro Profumo sulla importanza dell’istruzione permanente degli adulti.

Manuela Carloni (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals-Confsal) chiedono “maggiore attenzione per la scuola marchigiana. Ci aspettavamo che un Governo tecnico, di professori, comprendesse le reali necessità dell’istruzione, lasciando quantomeno inalterato l'organico previsto per lo scorso anno scolastico, per consentire un’offerta formativa adeguata alle esigenze dei ragazzi e del territorio, nel rispetto del principio
costituzionale del diritto allo studio”.

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