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Cronaca Porto

Il “tesoro di Ancona” e le proposte per il waterfront: successo per l’iniziativa di Italia Nostra

La conferenza ha visto anche l’intervento del Commissario dell’Autorithy Giampieri che ha condiviso l’obiettivo di potenziare l’offerta culturale ed ha sostenuto la necessita di garantire uno sviluppo sostenibile delle attività portuali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Il progetto di spostare l’approdo delle navi da crociera presso il molo Rizzo può comportare benefici effetti sulla valorizzazione culturale della città se le prossime mosse dell’amministrazione comunale saranno indirizzate a tale fine, con l’obiettivo anche di restituire alla città il rapporto con il mare nella sua parte storicamente più interessante.

Con l’Autorità Portuale si è già chiarito che le barriere Schengen rimarranno solo attorno ai luoghi di sbarco sul Molo Rizzo e che esiste una richiesta al Ministero dei Trasporti per un finanziamento di 3 milioni e mezzo per il potenziamento del trasporto su ferro per diminuire l’inquinamento atmosferico cittadino. Le nuove esigenze prospettate sono quelle di realizzare un parcheggio per la sosta auto dei crocieristi e la creazione di un itinerario culturale turistico.
Nella conferenza di Italia Nostra, dopo un inquadramento del problema di Gabrio Orlandi, la dott.ssa Stefania Sebastiani ha illustrato con dovizia di fotografie ed informazioni il TESORO di Ancona rappresentato dal patrimonio archeologico presente anche in area portuale, un bene tutelato dall’art.9 della Costituzione Italiana. Il porto romano di Augusto e la più recente scoperta rappresentata dal porto traianeo rappresentano la occasione per realizzare un percorso turistico archeologico che dall’ex Istituto Nautico, sotto il quale sono presenti e visibili i resti dei magazzini romani, risalga -utilizzzando il nuovo ascensore- verso il Museo Nazionale Archeologico per raggiungere l’area dell’Anfiteatro e del Duomo. E’ necessario proseguire gli scavi ed attrezzare un percorso che deve essere tenuto aperto al pubblico durante tutto l’anno.

Partendo dal presupposto che questo debba essere l’obiettivo della Amministrazione Comunale, la Sezione di Italia Nostra di Ancona ha illustrato le proprie opinioni e proposte che prevedono due tempi:
-    il primo tempo, da attivare subito, consiste nell’abbattimento dei due edifici previsti dal Piano Particolareggiato del Porto (la palestra e la officina dell’ex Nautico), la realizzazione del parcheggio in area Fincantieri per i croceristi, l’inizio della realizzazione del parco archeologico attrezzato con l’affidamento per la sua apertura di intesa con la Soprintendenza competente;
-    il secondo tempo deve prevedere la eliminazione di qualsiasi minaccia di distruzione del patrimonio archeologico con la definitiva eliminazione dell’edificio ex Nautico e quello della Compagnia Portuali (che ha già fornito la propria disponibilità), ampliando il previsto parco archeologico attrezzato.

La affollata conferenza ha visto anche l’apprezzato intervento del Commissario dell’Autorità Portuale Rodolfo Giampieri che ha condiviso l’obiettivo di potenziare l’offerta culturale della città ed ha sostenuto la necessita di garantire uno sviluppo sostenibile delle attività portuali.

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