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Cronaca Corinaldo

Rebus biglietti venduti per la serata di Sfera Ebbasta: si cerca la verità in computer, stampanti e cellulari

Per capire quanto gas ci fosse nell’aria quella sera e dunque quante bombolette possano essere state usate, saranno utili anche le autopsie sui cadaveri già disposte dalla autorità giudiziaria

Nuovi sequestri all’interno della Lanterna Azzurra, dove sabato notte sono morte 6 persone, schiacciate dal magma umano, in fuga dopo che qualcuno aveva riversato nell’aria spray al peperoncino. Si tratta di computer, stampanti, tablet e cellulari. Tutti supporti informatici posti sotto sigilli dai carabinieri per trovare una risposta ad uno dei rebus principali: quante persone c’erano all’interno della discoteca di Corinaldo quando è esploso il panico tra la folla? Sono al lavoro i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Ancona. Infatti sul registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo plurimo ci sono 7 persone tra proprietari e gestori della discoteca. E allora sarà cruciale sapere se, intorno alla mezzanotte e mezza di quella drammatica notte, ad attendere il trapper Sfera Ebbasta c’era un numero congruo per quel tipo di locale che, stando alle autorizzazioni comunali, di persone ne poteva ospitare al massimo 871. 

La conta dei biglietti 

Non basta fare la conta dei biglietti staccati dai dipendenti della discoteca, quelli con lo sfondo bianco in cui l’inizio della serata era indicato alle ore 22,00, perché gli inquirenti hanno trovato anche un altro genere di ticket: quello con lo sfondo rosa, più piccolo, con su l’immagine del cantante che quella sera sarebbe dovuto arrivare da Rimini per un dj set. Ma gli investigatori hanno accertato come i ticket rosa fossero le drink card, cioè i tagliandini con cui presentarsi al bar per avere da bere. Dunque inutili al fine del conteggio finale perché le drink card venivano consegnate alla cassa interna del locale a chi ordinava uno o più cocktail. Eppure c’è il sospetto che una parte dei giovani presenti sia entrato senza biglietto, semplicemente pagando all’ingresso, oppure con un altro tipo di biglietto, diverso da quello ufficiale. E chissà che non siano proprio gli esiti delle perizie sui computer, disposte dalla Procura ordinaria a rivelare che alla Lanterna Azzurra, in verità, erano attese molte più di 871 persone. 

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L'indagine della Procura dei Minorenni

Resta un dato: la folla che si è accalcata all’uscita sul retro della discoteca fuggiva da un’aria diventata irrespirabile dopo che, qualcuno aveva svuotato almeno una bomboletta spray al peperoncino. Tanto che ieri gli inquirenti, alla presenza del numero uno della Procura per i Minorenni delle Marche Giovanna Lebboroni e degli avvocati Andrea Mone e Martina Zambelli, hanno interrogato per 3 ore l’unico indagato minorenne: un 17enne dell’anconetano trovato in un residence con la droga insieme ad altre due persone. Lui è stato indicato da alcuni coetanei come il presunto autore del lancio dello spray ed è per questo che è formalmente indagato di omicidio preterintenzionale plurimo. Ma possibile che una sola bomboletta possa aver saturato un locale da quasi mille persone? Infatti è tutt’altro che esclusa l’ipotesi che, ad agire contemporaneamente, possa essere stata una banda di criminali minorenni con i quali l’indagato potrebbe anche non avere nulla a che fare.

Le autopsie

Per capire quanto gas ci fosse nell’aria quella sera e dunque quante bombolette possano essere state usate, saranno utili anche le autopsie sui cadaveri previste per stamattina a partire dalle 10. La maggior parte di quei corpi ha riportato traumi da schiacciamento. Ciò non toglie che qualcuno possa essere morto per complicanze cardiache da intossicazione. Se così fosse si aggraverebbe la posizione del 17enne perché avrebbe usato uno spray di per sé letale. 

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