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Cronaca

Picchia la ex, le distrugge l'auto e minaccia la madre: «Vi faccio fuori tutte e due»

Dopo essere finita due volte all'ospedale, la giovane ha trovato il coraggio di denunciare il fidanzato: indaga la Squadra Mobile

La love story, durata oltre tre anni, si è trasformata via via in un incubo. Tutta colpa della gelosia incontrollata di quel ragazzo, un 29enne d’origine tunisina che ha cominciato a dubitare della sua fidanzata, al punto da controllarle il telefono, i messaggi, le conversazioni su Whatsapp, temendo che potesse chattare con altri ragazzi. Poi è passato alle minacce, rivolte alla giovane - una studentessa anconetana di 23 anni - e alla madre di lei. Quindi, la violenza scatenata sulla fidanzata, che ha picchiato più volte, mandandola all’ospedale in due circostanze, e sulla sua auto, danneggiata a più riprese.

Dopo approfondite indagini condotte dai poliziotti della Squadra Mobile, guidati dal vice questore Carlo Pinto, sotto il coordinamento della Procura, ieri pomeriggio il gip Alberto Pallucchini ha emesso nei confronti dello stalker, residente a Falconara, la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel suo Comune. E’ indagato per i reati di atti persecutori ai danni della sua ex e della madre di lei e danneggiamento aggravato e continuato. Le denunce risalgono a luglio: la 23enne, in lacrime, ha raccontato ai poliziotti le violenze fisiche e psicologiche subite dall’ex fidanzato, confermate dalla madre, anche lei minacciata di morte per avergli impedito di parlare con la figlia. L’attività investigativa ha permesso di delineare un quadro indiziario grave e univoco in relazione ai reati che hanno generato un grave stato di ansia e di perdurante paura nelle due donne, ma anche in relazione ai danni causati all’auto utilizzata dalle due, su cui più volte lo stalker tunisino si è scagliato per vendetta, prendendo a calci gli sportelli, spaccando finestrini e cristalli, rigando la carrozzeria e i cerchioni.

Accecato dalla gelosia, avrebbe pedinato la sua fidanzata, in alcune circostanze le avrebbe impedito di uscire di casa, rendendole la vita un inferno da quando la 23enne ha deciso di interrompere la relazione: decine di telefonate di giorno e di notte, appostamenti, botte, così forti da mandarla due volte al pronto soccorso. A luglio la studentessa e la madre hanno trovato il coraggio di denunciare il 29enne, nei cui confronti il giudice ha emesso la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Falconara, nella speranza che basti a farlo desistere dal perseguitare la sua ex. 

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