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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Fabriano

Picchiata e minacciata quando era incinta, per lo stress perde il bambino: ex condannato per stalking

Imputato un 24enne che ha preso otto mesi di reclusione. Per godere della sospensione della pena dovrà fare per un anno un percorso rieducativo per uomini maltrattanti. Condannato anche un suo amico per minacce

FABRIANO – Tre episodi in cui l'avrebbe aggredita anche fisicamente e un tam tam continuo fatto di pedinamenti, controlli e incursioni al bar che aveva in gestione. Non si rassegnava un 24enne fabrianese dopo che la ragazza con cui era stato diversi mesi aveva deciso di troncare la loro relazione anche se aspettava un bambino. La vittima, 22enne, sarebbe stata seguita, minacciata e picchiata. Una situazione di stress che l'avrebbe portata ad un aborto, aveva subito il distacco della placenta dopo uno dei tre episodi in cui l'ex le aveva alzato le mani, facendolo sbattere contro un muro. Per il giovane oggi è arrivata una condanna ad otto mesi per stalking. Era a processo davanti al giudice Carlo Cimini, insieme anche ad un amico, 21 anni, accusato solo di minacce. Per lui la condanna è stata di 400 euro di multa. I fatti che gli sono stati contestati riguardano un periodo che va da maggio a settembre del 2022. Quattro mesi di incubo per la vittima, parte civile nel processo con l'avvocato Marco Polita. Stando alle accuse, sostenute in aula anche da precedenti testimonianze dei familiari della giovane (sentiti in precedenti udienze), la denuncia risale a settembre del 2022.

La 22enne sarebbe stata terrorizzata e impaurita tanto che i genitori l'avevano portata a vivere a L'Aquila per un periodo. La vittima aveva un bar a Fabriano, dove è avvenuto uno dei fatti contestati. Era fine luglio dello scorso anno e durante una festa si sarebbero presentati in otto nel pubblico esercizio, per minacciare la 22enne. Sarebbero stati amici dell'ex.  «Spacchiamo tutto» avevano detto. L'imputato avrebbe controllato la 22enne anche di notte. In una occasione la giovane sarebbe stata sbattuta su un muro, mentre si trovava in uno chalet. Era estate quando aveva dovuto abortire il figlio che aspettava dall'ex. Finita in ospedale i medici le avevano diagnosticato un distacco della placenta. La situazione che stava vivendo, di paura e timori, non le avrebbero fatto vivere una gravidanza serena. Un altro episodio era avvenuto nel negozio della madre di lui. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Ruggero Benvenuto e Claudio Alianiello. 
 

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