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Cronaca

Spese pazze in Regione: assolti Massi, Di Furia e Procaccini

Perché il fatto non sussiste. Con questa motivazione i giudici del Tribunale di Ancona hanno rigettato l'accusa di peculato avanzata dalla Procura

L'ex capogruppo Pdl Francesco Massi Gentiloni Silveri, l'ex capo della segreteria del suo partito Massimo Di Furia e l'ex capogruppo dei Comunisti Italiani Cesare Procaccini sono stati assolti dall'accusa di peculato avanzata dalla Procura di Ancona. Per i tre, rinviati a giudizio nell'ambito dell'inchiesta sulle "spese pazze" dei gruppi consiliari in Regione, il pm Ruggero Dicuonzo chiedeva una condanna a 2 anni. Assoluziome perché il fatto non sussiste, hanno deciso invece i giudici.

Massi, Di Furia e Procaccini facevano parte del gruppo dei sei esponenti rinviati a giudizio in sede di udienza preliminare dal gup Francesca Zagoreo che, in quell'occasione, aveva scagionato con formula piena 55 indagati (più 5 assolti con l'abbreviato), tra cui anche l'ex governatore Gian Mario Spacca. Sentenze subito impugnate dalla Procura. Restano in attesa di processo altro tre rinviati a giudizio: Ottavio Brini, Franco Capponi (entrambi ex Pdl) ed Enzo Marangoni (Lega Nord). Motivo: Capponi, essendo di Troia, ha usufruito della sospensione dei processi per i residenti delle zone terremotate mentre le difese degli altri si sono accodate alla richiesta perché gli episodi contestati andrebbero trattati insieme. Richiesta accordata e udienza fissata per il prossimo settembre.

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