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Cronaca

Sos sordi, la nuova app che dà voce a chi ha bisogno del pronto intervento

Al via alla sperimentazione del protocollo di intesa tra le forze di polizia delle Marche e l'associazione nazionale sordi per rendere fruibile la nuova app Sos Sordi, capace di salvare la vita a chi non ha la parola

Al via alla sperimentazione del protocollo di intesa tra le forze di polizia della Regione Marche e l’associazione nazionale sordi. Il motivo? Rilanciare con maggior efficienza ed efficacia un sistema di pronto intervento dedicato a chi non ha la parola per esprimere il proprio disagio. E allora ecco che nelle Marche si parte con sale operative del 113 capaci di rispondere alla nuova applicazione: “Sos Sordi”. A partire dalla questura di Ancona, dove ieri il questore Stefano Cecere ha sottoscritto l’accordo con una rappresentanza di cittadini non udenti del territorio, subito dopo una conferenza stampa. Usare l’app è molto semplice. Di fronte ad un pericolo o un disagio fisico si accedere, sceglie tra l’sms o le varie forze di pronto intervento (polizia, carabinieri, pompieri, ambulanza, soccorso stradale). Per ognuna c’è un macro tema indicatore del motivo dell’intervento. Arriva una mail alla centrale operativa con un messaggio preimpostato capace di descrivere il tipo di intervento richiesto. La centrale localizza il cellulare. E in pochi minuti arrivano i soccorsi. «Sono fiera di essere parte di una delle prime questure che haIMG_7132-2 pensato a voi» ha detto il capo delle squadre volanti di Ancona Cinzia Nicolini.

Dunque oggi, ancora una volta, la tecnologia prende per mano i diritti civili e le fa progredire. «Io faccio parte della terza generazione di sordi e dobbiamo dire grazie alla tecnologia che ci permette di fare passi in avanti nell’accessibilità ai servizi e alle pari dignità - ha commentato il Consigliere Direttivo dell'Ente Nazionale Sordi Cav. Giuseppe Corsini - Dobbiamo dire grazie al Ministero dell’Interno e ora siamo pronti ad avviare questa collaborazione in altre 8 regioni. Speriamo che in molte altre parti d’Italia si ripetano momenti come questi». La mattinata è stata condotta dal capo delle volanti di Ancona vice questore Cinzia Nicolini e il suo vice Franco Pechini. Con loro c'erano altri esponenti delle questure della regione, alla presenza dei vari rappresentati delle associazioni di sordi della regione. 

Il nuovo sistema che andrà a sostituire i vecchi sms, che già lo scorso 14 agosto avevano salvato la vita di un signore sordo, rimato bloccato in un ascensore. Una condizione critica alle 4 del pomeriggio, con 27 gradi, il caldo logorante e il sistema di allarme dell’elevatore che prevedeva che la persona in trappola chiedesse aiuto ad un citofono. Impossibile per l'uomo comunicare. Solo il sistema di pronto intervento del suo cellulare ha scongiurato il peggio. 

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