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Cronaca Fabriano

Si prendono a bottigliate poi continuano a picchiarsi in ospedale. La zuffa a tre finisce a processo

Due uomini e una donna, accusati di lesioni, percosse e minacce, si sono aggrediti a vicenda. Contestato anche un investimento con l’auto

FABRIANO - In strada si erano presi a bottigliate poi, arrivati in pronto soccorso, avevano continuato a picchiarsi. In mezzo ci è finita anche la fidanzata di uno dei due che aveva accompagnato in ospedale il compagno. Con l’accusa di lesioni aggravate, percosse e minacce sono finiti tutti e tre a processo al tribunale di Ancona. Le accuse infatti erano state reciproche. Imputati due marocchini, di 40 e 35 anni e una 27enne fabrianese. Le due aggressioni sono avvenute il 7 agosto del 2019. Era notte quando il marocchino di 35enne aveva telefonato alla ragazza di 27 anni per farsi soccorrere e portare in ospedale raccontandole che aveva preso una bottigliata in testa. La ragazza lo ha portato in ospedale perché aveva una ferita sopra l’arcata cigliare. In pronto soccorso però si sono scontrati con il marocchino 40enne, arrivato anche lui in ospedale dicendo che era stato aggredito dall’altro connazionale. Lo avrebbe colpito con una bottigliata ad un braccio. 

È scoppiata un'altra zuffa in sala d’attesa e proseguita poi fuori dove è stata coinvolta anche la fidanzata del più giovane che si è messa in mezzo per difendere il compagno. Il 40enne l'avrebbe minacciata con «non farmi metterti le mani addosso». Vista la situazione peggiorate la ragazza ha preso il fidanzato, sono saliti in auto per andarsene ma il 40enne si sarebbe messo dietro per bloccare la fuga rimanendo investito mentre la giovane faceva retromarcia. Si era ferito ad un ginocchio. In ospedale arrivarono i carabinieri. Ieri mattina il processo si è concluso davanti al giudice Matteo Di Battista che ha condannato per lesioni il marocchino 40enne, a sei mesi, e a 300 euro per la minaccia alla 27enne. Era difeso dall'avvocato Emanuele Senesi. La coppia, difesa da Paolo Tartuferi, assolta per non aver commesso il fatto. 

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