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Cronaca

Bracconaggio: la Polizia provinciale sequestra 11 lacci d'acciaio per cinghiali

Durante un normale servizio di sorveglianza nei pressi di Gallignano, una pattuglia ha rinvenuto undici trappole illegali per la cattura di cinghiali. Si indaga per risalire ai bracconieri

Nuovo intervento antibracconaggio della Polizia provinciale di Ancona. Durante un normale servizio di sorveglianza nei pressi di Gallignano, una pattuglia ha rinvenuto undici lacci d'acciaio per la cattura di cinghiali.
I cappi, posizionati lungo i sentieri abitualmente battuti dagli ungulati, sono stati immediatamente rimossi a causa della loro pericolosità non solo per altri esemplari di fauna selvatica, ma anche per animali domestici come cani o gatti.
Il laccio, infatti, è una micidiale trappola costituita da un cappio munito di nodo scorsoio che cattura l'animale condannandolo a un'orribile morte per soffocamento.

Gli operatori della Polizia provinciale hanno così preferito disattivare le trappole e procedere al sequestro penale contro ignoti. Tuttavia, i sospetti degli agenti si stanno indirizzando su un paio di persone grazie al ritrovamento di diverse tracce e all'ascolto di alcune testimonianze che riguarderebbero un mezzo visto transitare nella zona.
Non è escluso che si riesca presto a dare un nome ai bracconieri, i quali rischiano pesanti ammende penali.

"Mi complimento con il personale della Polizia Provinciale -  afferma il commissario Patrizia Casagrande - per l'egregio lavoro che continuano a svolgere a tutela della fauna selvatica del nostro territorio. Purtroppo il bracconaggio resta ancora una pratica piuttosto diffusa dietro la quale, in certi casi, si può nascondere un vero e proprio mercato nero di carni pregiate che rischiano di essere rivendute senza i necessari controlli veterinari e quindi con gravi rischi per la salute degli acquirenti".

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