Buchi nella rete, cocci rotti e siringhe nel cortile della scuola: le mamme sono preoccupatissime
La segnalazione di un genitore: «Da mesi tutti sanno e, oltre a chiudere un cancello, non si è fatto di più». Il sindaco Mercante: «Potrebbe essere il gesto di qualche buontempone. Segnalato tutto ai carabinieri»
CAMERANO - Siringhe e cocci di vetro nel cortile della scuola: a lanciare l'allarme è una mamma preoccupata per suo figlio che frequenta la scuola elementare Sperandei di Camerano e che ogni giorno scorrazza in questi luoghi all'ora della ricerazione o nel pomeriggio. «La prima siringa - dice lei - è stata ritrovata il 23 marzo mentre l'ultimo avvistamento è di giovedì scorso. A distanza di due mesi l’unica misura messa in atto è stata quella di chiudere il cancello la sera. Ma di giorno, durante l’orario scolastico, dalle 7,45 alle 16, l’ingresso è accessibile a tutti. Inoltre sono stati fatti dei buchi nella rete dai quali passa anche un adulto. Nonostante le segnalazioni sono ancora da rattoppare dopo mesi».
Raggiunta al telefono, la dirigente scolastica Raffaella Mazzocchi spiega come, non appena appresa la notizia dalle maestre, si sia attivata per correre ai ripari: «Tutte le volte che si è verificato questo problema - dichiara la preside - abbiamo chiamato sia i carabinieri che l’amministrazione comunale. Inoltre abbiamo provveduto a far chiudere il cancello ma sappiamo che c’è una rete che va messa a posto. Quello che è in mio potere, cioè avvisare le forze dell’ordine e il Comune, è stato fatto tempestivamente».
Anche il sindaco di Camerano Oriano Mercante spiega come, oltre alla segnalazione fatta ai carabinieri e alla chiusura dei cancelli «siano state inviate le immagini delle telecamere di sorveglianza». Poi aggiunge: «Purtroppo per fare un buco nella rete basta una tenaglia. Ovviamente sono in atto ispezioni da parte dei carabinieri e abbiamo invitato la preside a controllare il cortile la mattina prima che i bambini entrino a scuola. Abbiamo ricevuto un’immagine di una siringa, ma non era molto chiara, non si vedeva bene. Può anche essere che qualcuno butti queste cose all’interno per fare una provocazione e che sia opera di qualche buontempone». La mamma conclude: «A che scopo minimizzare? Bisogna agire in fretta prima che qualche bambino si faccia male».