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Cronaca Falconara Marittima

Alla Casa Geruindini arriva il presepe vivente

Appuntamento il primo dicembre alle 15 nel giardino della struttura per anziani. L’iniziativa vede protagonista la multiculturalità. Parteciperà il sindaco Stefania Signorini: «Iniziativa lodevole»

I nonni della Casa Albergo Gerundini indossano i panni di Giuseppe e Maria, di centurioni, pastori, panettieri e lavandaie della Betlemme dell’anno zero spiegare il significato del Natale ai bambini dell’istituto comprensivo Sanzio, anche a quelli che professano religioni diverse dal cristianesimo. Sabato primo dicembre a partire dalle 15, nel giardino della struttura per anziani, gli ospiti allestiranno il Presepe Vivente, un’iniziativa rivolta a tutta la città di Falconara nata da un progetto organizzato in collaborazione con l’istituto scolastico per stimolare l’affettività dei bambini verso i nonni, memoria storica della nostra città.

All’iniziativa parteciperà anche il sindaco Stefania Signorini: «Non potevo non essere presente a questo evento – dichiara – che coniuga valori importanti e punta l’attenzione sull’affettività e la fratellanza tra generazioni e tra diverse culture». Insegnanti e alunni della scuola elementare Marconi, sin dal 2016, hanno adottato la Casa Albergo Gerundini per promuovere nel cuore dei bambini, oltre all’affettività, anche il rispetto verso i nonni abbracciando il progetto ‘Nonni raccontateci una storia’ promosso da Unicef Italia. L’istituto comprensivo Sanzio, dalla accentuata multiculturalità, è stato infatti riconosciuto dal Miur e dall’Unicef Italia come una Scuola amica dei bambini e dei ragazzi. Quest’anno i nonni hanno donato la loro esperienza e le loro tradizioni per aiutare i bambini a riscoprire il verso significato del Natale. Attraverso la rappresentazione del Presepe Vivente viene offerta l’opportunità di vivere sentimenti di solidarietà e di amore vero, stimolando il senso di fratellanza. Grazie alle loro domande i bambini saranno parte attiva e, agli ospiti del Gerundini, si uniranno anche tre nonni degli alunni. La rappresentazione prenderà vita quando una delle bambine, la cui famiglia è originaria del Bangladesh, chiederà cosa sia il Natale. I costumi indossati dai figuranti ‘senior’ sono stati offerti per l’occasione dall’associazione che organizza il presepe vivente di Genga, quelli dei 25 alunni che partecipano alla rappresentazione della Natività provengono dalla parrocchia di Santa Maria Goretti, un’ulteriore forma di solidarietà e di fratellanza.

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