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Cronaca Jesi

Entrambi senza permesso di soggiorno, uno crea scompiglio al pronto soccorso, l'altro ha precedenti: espulsi

Un giovane che dovrà lasciare l'Italia entro 15 giorni, l'altro sarà accompagnato presso il CPR di Gorizia

JESI- Prevenzione generale e contrasto alla immigrazione clandestina, emessi due decreti di espulsione. Il primo è a carico di un albanese di 33 anni residente a Mondolfo, ma domiciliato ad Ancona, che alla fine del mese di agosto, aveva creato disordini nel pronto soccorso dell’Ospedale Carlo Urbani, dove era stato trasportato in ambulanza per abuso di sostanze stupefacenti. Il giorno seguente, i poliziotti intervenuti lo avevo trovato sdraiato per terra in stato di agitazione. Il giovane stava turbando il regolare svolgimento delle prestazioni sanitarie, inveendo contro il personale medico e infermieristico accedendo anche in aree interdette al pubblico. L’uomo aveva rifiutato di declinare le proprie generalità minacciando i poliziotti e opponendo resistenza. Gli agenti, con le giuste tecniche operative, erano riusciti a contenere la veemenza del cittadino albanese che, da accertamenti, era risultato destinatario del respingimento dell’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno. Accompagnato in questura, era stato formalizzato il decreto di espulsione prefettizio con ordine del questore di Ancona, Cesare Capocasa, di lasciare il territorio nazionale nell’arco di giorni 15. L’uomo, ieri è stato denunciato per minacce, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di dare indicazioni sulla propria identità.

L’altro decreto di espulsione è a carico di un tunisino. Ieri pomeriggio le Volanti, grazie all’intensificazione dei servizi di controllo del territorio pianificata dal Dirigente del Commissariato, vice questore Dr Paolo Arena, nell’alveo delle direttive del questore di Ancona Cesare Capocasa, hanno fermato un’auto in via Setificio, una delle vie più a rischio criminalità locale. A bordo c’era un cittadino extracomunitario di nazionalità tunisina. Dagli accertamenti è emerso che l’uomo aveva numerosi precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio, oltre ad un rintraccio per notifica di un decreto di revoca del permesso di soggiorno emesso dalla questura di Ancona. Il tunisino è stato quindi portato in Commissariato per la notifica del decreto e contestuale ritiro della carta di soggiorno. Successivamente è stato messo a disposizione della squadra espulsioni dell’ufficio immigrazione per l’accompagnamento presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gorizia. 

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