Sciopero nazionale Pubblico impiego, lunedì sit-in dei lavoratori Cisl ad Ancona
Si ritroveranno in Piazza del Papa i lavoratori della Scuola, Sanità, Autonomie Locali, Sicurezza, Università e Ricerca, Ministeri, Enti Pubblici Economici e Agenzie Fiscali, provenienti da tutta la regione
Si ritroveranno in sit-in ad Ancona in Piazza del Papa lunedì prossimo, 1 Dicembre, i lavoratori della Scuola, Sanità, Autonomie Locali, Sicurezza, Università e Ricerca, Ministeri, Enti Pubblici Economici e Agenzie Fiscali, provenienti da tutta la regione, per lo sciopero nazionale proclamato dalla Cisl. Chiedono “il rinnovo del contratto nazionale scaduto da ormai 6 anni e vogliono ribadire la valenza delle loro professionalità invitando a meno sprechi, meno consulenze e maggior valorizzazione del loro operato”.
“Nel richiedere con forza l'immediato rinnovo del CCNL Scuola, manifestiamo la necessità che in tutte le fasi di realizzazione del progetto di riforma venga garantita una reale e attiva partecipazione. – afferma Anna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola Marche - Chiediamo che la varietà e vastità delle tematiche affrontate nel documento "la Buona Scuola" non si riducano a mere enunciazioni, ma trovino riscontro in scelte di governo tali da determinare nei fatti l’avvio di una fase nuova, di concreta attenzione alla scuola e di effettivo sostegno alla sua crescita – conclude - attraverso il riconoscimento del protagonismo professionale di tutti gli operatori della scuola”.
“Per il pubblico impiego sollecitiamo l’avvio di un autentico confronto, comparto per comparto, per affrontare non solo la parte economica del contratto – ribadisce Luca Talevi, segretario generale FpCisl Marche - ma soprattutto quella normativa sul tema dell'organizzazione del lavoro per coniugare la necessità di dare vere risposte ai cittadini con la valorizzazione delle tante professionalità esistenti. Occorre valorizzare la contrattazione decentrata, unico strumento per dare risposte al territorio ed a chi vi opera. – rilancia e conclude Talevi - Stop ai tagli selvaggi, Si a una vera rivisitazione della spesa pubblica per togliere tutte le uscite improduttive e clientelari.”