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Cronaca

Insulti e schiaffi durante un controllo, poliziotto a processo

La difesa dell'agente è certa di poter dimostrare come tutte le accuse mosse siano infondate e da rigettare e sarà nella fase dibattimentale

Prima lo ha insultato e gli ha intimato di allontanarsi, poi lo ha portato con la forza in una stanza dove lo ha minacciato e colpito con uno schiaffo. Sono queste le accuse mosse dalla Procura di Ancona nei confronti di un agente di Polizia di Ancona, accusato di percosse e violenza privata nei confronti di un cittadino albanese di 25 anni. Il fatto risale al 2013 quando il giovane, rappresentato dall’avvocato Milo Sabbatini (foto a sinistra), ha sporto denuncia Milo Sabbatini-2nei confronti del presunto poliziotto violento per quanto accaduto nell’area porto di Ancona. Secondo le accuse il ragazzo stava girando nei pressi della zona sbarco dei traghetti in attesa dell’arrivo di un parente. Un luogo dove non sarebbe potuto stare e da cui l’agente gli aveva chiesto di allontanarsi. Così non è stato e ne é nato un diverbio in cui il poliziotto ha prima alzato la voce, per poi raggiungerlo e portarlo con la forza nei locali allestiti per i controlli da parte delle forze dell'Ordine. Sempre secondo le accuse, l'agente gli avrebbe messo le mani al collo, lo avrebbe fatto sedere su una sedia in uno stanzino dei locali del controllo passaporti e lì lo ha colpito con uno schiaffo costringendolo ad ammettere, falsamente, di averlo spintonato e a chiedergli scusa per questo. Ora la parte lesa è pronta a costituirsi parte civile.

Ma la difesa dell’agente, rappresentata dagli avvocati Giacomo Curzi (foto a destra) e Fernando Piazzolla, è certa di poter dimostrare come tutte le Giacomo Curzi-2accuse mosse siano infondate e da rigettare. I legali del poliziotto sono certi emergeranno molte incongruenze della ricostruzione dell’impianto accusatorio da lasciare poco spazio a dubbi sull’innocenza della divisa. Ma sarà il processo a produrre le prove, intanto i difensori hanno citato una decina di testimoni all’ultima udienza del 27 aprile, quando il giudice Alberto Pallucchini aveva accolto l’eccezione di nullità sollevata dall’avvocato Sabbatini relativa all’omessa citazione a giudizio della parte offesa. Accolta. E ora si ricomincia da capo, si riparte dalla prossima udienza, fissata per il 20 luglio nell'aula dei processi monocratici. 

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