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Cronaca

I furbetti dei saldi nel mirino della Finanza, controlli a tappeto: multe a raffica

Prezzi ritoccati e sconti fasulli, sanzionate anche farmacie e profumerie. Scoperto un lavoratore in nero, sequestrati oltre 500 articoli non a norma

Controlli a tappeto da parte del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Ancona sui saldi di fine stagione, a tutela dei consumatori. Le ispezioni sono state eseguite nelle ultime settimane e hanno portato alla luce numerose violazioni.

L’obiettivo era far rispettare a tutti i commercianti la normativa che rende obbligatoria l’esposizione dei prezzi dei prodotti in vetrina. Molti negozi, di varie categorie merceologiche, sono risultati non in regola: tra questi, negozi di calzature, giochi, giocattoli, tessuti e biancheria per la casa, prodotti alimentari, articoli sportivi e per l’illuminazione, ma anche una farmacia e una profumeria. In tutto sono state contestate 23 violazioni per le quali è prevista una multa da 516 fino a 3.098 euro. Inoltre, sono stati rilevati in modo non palese i prezzi di alcuni prodotti prima dell’inizio dei saldi, in modo da verificare che non venissero indebitamente aumentati al momento dell’apposizione degli sconti: in un caso, è stato scoperto che un negozio al dettaglio all’interno di un centro commerciale di Camerano aveva appositamente innalzato i prezzi dei beni esposti in vetrina prima dell’inizio dei saldi, in modo da applicare successivamente uno sconto fittizio.

A Senigallia, invece, un negozio è stato sanzionato per pubblicità ingannevole sulle vendite promozionali. Altre 18 multe (su 81 negozi controllati) sono state comminate per la mancata emissione di scontrini fiscali. Nel settore del lavoro irregolare, sono stati effettuati 13 controlli ed è stato scoperto un lavoratore in nero, privo di contratto, e tre lavoratori irregolari. In 4 negozi, di cui tre a Jesi e uno a Senigallia, i finanzieri hanno sequestrato 507 articoli di materiale elettrico perché privi dei requisiti minimi di sicurezza. Queste attività ispettive s’inquadrano nella repressione di quei fenomeni d’illegalità in grado di turbare il libero svolgimento delle attività delle imprese regolari, mirando a garantire, contemporaneamente, un adeguato livello di sicurezza ai cittadini, soprattutto nella stagione dei saldi. 

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