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Cronaca

Alluvione, Coldiretti: “Pagamento dei danni a rischio per gli agricoltori”

Il presidente Di Sante: "Molte aziende che hanno avuto problemi gravissimi in seguito alle esondazioni, magari per decine di migliaia di euro, rischiano di non avere nessun risarcimento"

Mentre ancora si contano i danni dell’alluvione, cresce l’allarme tra gli agricoltori del Senigalliese e degli altri territori per il rischio di non accedere ai fondi, a causa dei paletti imposti dalla normativa agricola in materia di calamità. A denunciarlo è la Coldiretti Marche con le segnalazioni delle aziende agricole colpite dall’alluvione che continuano a giungere negli uffici, per un conto che sta crescendo rispetto ai 60 milioni di euro della prima stima.

“La norme di accesso al Fondo di solidarietà nazionale per l’agricoltura prevedono che vengano pagati i danni solo se questi superano il 30 per cento del volume d’affari dell’impresa – spiega il presidente di Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante -. Ciò vuol dire che molte aziende che hanno avuto problemi gravissimi in seguito alle esondazioni, magari per decine di migliaia di euro, rischiano di non avere nessun risarcimento, con una evidente disparità di trattamento rispetto alle altre realtà economiche”.

Una situazione potenzialmente esplosiva vista l'eccezionalità di quanto accaduto soprattutto nel Senigalliese, tanto più considerata la scarsa dotazione finanziaria (circa 13 milioni di euro in cassa a livello nazionale per le calamità) oggi disponibile nel Fondo di solidarietà nazionale. Da qui la richiesta di Coldiretti alla Regione Marche di considerare i danni causati alle imprese agricole all’interno della legge 225 relativa alla Protezione Civile, che non prevede "sbarramenti" così da permettere a tutte le aziende colpite di accedere ai risarcimenti.  

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