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Cronaca

Marche, col tattoo la coppia scoppia: i 10 tatuaggi più rimossi per via dell'ex

Un cuore, una frase, un nome, il volto dell’amato che fu sono terreno di scontro per il 54% delle coppie marchigiane

Il motivo più facile per litigare con il partner? Parlare di un amore del passato. Se però è la nostra pelle a parlare per noi attraverso dei tattoo, la tensione risulta inevitabile e lo scontro costante. Questo avviene a maggior ragione d’estate, periodo nel quale il corpo è messo maggiormente in mostra e i tatuaggi non possono che essere sotto gli occhi di tutti. A ‘farne’ le spese è 1 coppia su due (54%) che rischia di scoppiare proprio a causa del tatuaggio. La soluzione per far tornare il sereno, per il 42% è di rimuovere o modificare il tattoo. É quanto emerge da uno studio condotto da Renaissance Lab su circa 500 marchigiani di età compresa tra i 18 e i 60 anni.

Ma quali sono i tatuaggi più rimossi dai marchigiani per non incorrere nelle ire del nuovo partner? Ecco la classifica:

  1. Un nome o un’iniziale (66%)

  2. Una frase romantica (58%)

  3. Un cuore (52%)

  4. Un lucchetto con la chiave (47%)

  5. Corone di re e regina (42%)

  6. I pezzi di un puzzle (40%)

  7. Il sole e la luna (32%)

  8. L’infinito (30%)

  9. L’ancora (24%)

  10. Le rondini (21%)

Marchigiani per lo più tra i 30 e i 45 anni (66%) che chiedono la rimozione o la modifica del vecchio tatuaggio. Il numero scende tra gli over 45 (51%) e tra i ragazzi fra i 18 e i 25 anni (42%). Il tutto al termine di discussioni che nascono all'interno della coppia generalmente nell'arco dei primi 2 o 3 anni di relazione ma nei primi mesi. Una coppia su tre litiga dopo decenni di matrimonio. La tendenza è definita dagli esperti “Love tattoo-changing”. Pentirsi del proprio tatuaggio è sempre più comune: lo confermano i dati diffusi dall’Istituto Superiore della Sanità secondo cui su oltre 7 milioni di persone tatuate in Italia, circa 1 milione e 200 mila, si pente della scelta fatta. La strada è la rimozione o la modifica. «Ho notato un deciso aumento di coloro che si pentono dei loro tatuaggi - afferma Matteo Tretti Clementoni, specialista di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso l'Istituto Dermatologico Europeo di Milano - tra questi anche tante persone che lo fanno per rimuovere lavori fatti in occasione di amori passati. Questa tendenza è seguita anche da tanti famosi attori e vip. Oggi la tecnologia ci viene incontro e la soluzione più sicura ed efficace da proporre ai pazienti è il trattamento con tecnologia laser a picosecondi che si basa sulla emissione di una elevatissima potenza che riesce a frantumare le particelle d’inchiostro in modo più selettivo, permettendo così di trattare in modo efficace dei casi che prima avrebbero avuto scarse possibilità di successo. Consente inoltre tempi di guarigione più brevi tra una sessione e l’altra rispetto al passato con una riduzione di colore più evidente».

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