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Cronaca Senigallia

Senigallia: spunta la richiesta per lo stoccaggio di gas in mare

La società Independent Energy Solutions ha fatto istanza "per ottenere una licenza di esplorazione al fine di stoccare il biossido di carbonio al largo delle coste di Senigallia"

La nota è apparsa nel Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse, pubblicato dal ministero dello Sviluppo Economico: la società Independent Energy Solutions ha fatto istanza “per ottenere una licenza di esplorazione al fine di stoccare il biossido di carbonio al largo delle coste di Senigallia”.
L’ipotesi di un deposito di stoccaggio di CO2 proprio davanti alla spiaggia di velluto ha naturalmente messo in allarme l’amministrazione locale, innescando una reazione a catena: il consigliere comunale di Vivi Senigallia Dario Romano ha subito  presentato un'interrogazione al sindaco Maurizio Mangialardi, che a sua volta ha inviato una nota ufficiale alla Regione per avere chiarimenti.

Una volta che la questione è giunta in via Gentile da Fabriano, la bomba è definitivamente esplosa, nella denuncia del consigliere regionale dei Verdi Adriano Cardogna, che ha paventato la possibilità di fughe di gas tossico in pieno adriatico, proprio in faccia a una delle spiagge di eccellenza da poco premiata per l’ennesima volta con la bandiera blu.
L’assessore regionale all’ambiente Sandro Donati ha provato a gettare acqua sul fuoco, specificando che per il momento dal Ministero non è stato comunicato nulla, dunque che l’Independet Energy Solutions ottenga la sospirata richiesta è ancora tutto da vedere. Certo un dubbio emerge, tutt’altro che secondario: perché il Governo centrale non ha avvisato la Regione Marche di questa richiesta? Donati si è fatto carico di risolvere questo mistero.

Nel frattempo la vicenda è addirittura approdata a Bruxelles, per tramite dell’eurodeputato democrat Debora Serracchiani: è stata presentata un'interrogazione alla Commissione Europea, per chiarire se la commissione stessa sia a conoscenza dell'esplorazione del sottosuolo al largo di Senigallia e quali misure si intendono prendere per impedire che siano installati depositi di stoccaggio in zone dove sussiste un rischio di sismicità, come ad esempio le coste della provincia anconetana.
 

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