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Cronaca

Ricatti hard alla figlia dell’amico defunto, a processo

Una bruttissima storia di violenze e ricatti che andrà adesso verificata in sede processuale. Le violenze si sarebbero consumate in auto, sul lungomare di Senigallia e Marzocca

Una bruttissima storia di violenze e ricatti, quella riportata dalle pagine del Messaggero, che andrà adesso verificata in sede processuale. Massimo riserbo, ovviamente, sull’identità delle persone coinvolte.

Tutto sarebbe cominciato nel 2003 con la proposta, da parte di signore oggi 73enne, alla figlia ora quarantenne di un suo caro amico defunto: siccome la donna versava in condizioni economiche precarie e doveva anche badare alla madre invalida, l’uomo le propose di avere rapporti sessuali a pagamento, che venivano retribuiti – sempre secondo la ricostruzione dell’accusa – con pagamenti tra i 300 e i 500 euro.

A un certo punto però la donna si sarebbe fidanzata, e avrebbe chiesto al pensionato di interrompere ogni commercio. L’uomo, però, avrebbe reagito molto male alla richiesta: dallo scambio economico si sarebbe passati al ricatto vero e proprio, con la minaccia di riferire tutto al nuovo compagno in caso di rifiuto a nuovi rapporti sessuali. Le violenze si sarebbero consumate in auto, sul lungomare di Marzocca e quello di Senigallia, ma non solo: l’uomo avrebbe anche perseguitato la sua vittima con una vera e propria azione di stalking, e a nulla sarebbero serviti i tentativi della donna – fra cui quello di cambiare casa – di far perdere le sue tracce. Da qui la decisione di denunciare tutto.
 

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