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Cronaca Stazione / Piazza Rosselli nello e Carlo

Degrado e microcriminalità, nasce la "Rete dei Comitati Civici"

Piano, via Giordano Bruno, via Torresi, via Serpilli, piazza Rosselli. Tutti uniti per chiedere un altro tipo di città, una città a misura d'uomo. Nasce così un'intesa tra vari comitati cittadini di Ancona

Il Comitato di piazza Rosselli, quello di via Giordano Bruno e Piano San Lazzaro, quello di via Torresi e via Serpilli. Da oggi tutti uniti per dire no al degrado, alla microcriminalità e all'abbandono dei quartieri. E' questo il messaggio lanciato in occasione di una conferenza stampa indetta proprio dal nuovo soggetto che raccoglie i cittadini: La “Rete dei Comitati Civici di Ancona”. Una rete di residenti, che unisce al momento più di un centinaio di persone. Unire le forze per fare una cosa semplice, ha detto il portavoce del Comitato di via Torresi e via Serpilli Daniele Ballanti: “Ascoltare i cittadini, visto che i quartieri sono vicini e hanno gli stessi problemi”. Problemi che sono più accentuati in altre città, ma a questo Ballanti risponde così: "Ancona è una città di medie dimensioni e ha un fenomeno legato alla sicurezza proporzionale al territorio. Un certo scivolamento è in attivo da qualche anno".

Per primo ha parlato Gino Sacchi, portavoce del Comitato di piazza Rosselli, un comitato nato nel novembre del 2011 e che, negli ultimi anni, ha visto “un lento degradarsi della situazione”. In particolare è la questione sicurezza quella posta sul tavolo da Sacchi perché, come ha detto lui: “Sono stati alcuni episodi di microcriminalità che ci hanno convinto”. Infatti quelli di piazza Rosselli vorrebbero come prima cosa più vigilanza: una presenza fissa di pattuglie per scoraggiare alcuni atteggiamenti. Quali? “In via Lamaticci lamentiamo problemi legati allo spaccio di droga” ha detto Sacchi. Non solo criminalità perché ci sono problemi di viabilità, illuminazione scarsa, strade sconnesse, fino alla questione del deflusso delle falde acquifere che non funziona a dovere.

Poi ha parlato Andrea Gaggiotti, componente del comitato del Piano e via Giordano Bruno, che ha una pasticceria proprio alla fine di Corso Carlo Alberto. I problemi? Sicurezza, degrado e rifiuti ovunque. “Ci sono cittadini extracomunitari che sono perfettamente integrati. Altri non hanno un lavoro e non sono integrati” ha detto Gaggiotti, che ha posto l'attenzione soprattutto su via Fiorini: “Passando lì la sera è da farsi il segno della croce”. Di integrazione aveva parlato anche il portavoce del Comitato Francesco Mastrovincenzo. Solo in via Giordano Bruno infatti sono state raccolte più di 300 firme.

Poi ha parlato Andrea Governatori, componente del comitato di via Torresi e via Serpilli, che ha parlato dei due grandi problemi di quella parte della città: le famose mura diroccate della via e quella che dovrebbe essere la piazzetta di via Serpilli, su cui Ballanti ha fatto ironia: “C'è un canneto ma quella dovrebbe essere una piazza”. Sistemare quelle mura frananti dunque per cui sono state già raccolte più di 1100 firme. Mura che comunque sono di proprietà privata. Il Comune aveva già emanato l'ordinanza per i lavori, l'aveva spiegato a Novembre l'ormai ex assessore Gianni Giaccaglia, ma "Normalmente se l'ordinanza non viene eseguita. Il Comune si deve sostituire al privato per poi rivalersi su di esso".

Quelli della Rete hanno anche precisato che qualcosa è stato fatto negli ultimi anni, come ad esempio l'asfaltatura di alcune strade, ma c'è ancora molto altro su cui lavorare. Il futuro? Coinvolgere altri comitati come ad esempio quello degli Archi e di Vallemiano e avere un incontro pubblico con il Commissario Antonio Corona, il Comandante dei Vigili Urbani Guido Paolini, il Presidente di Conero Ambiente e le Forze dell'Ordine.

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