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Cronaca Senigallia

Senigallia: blitz anti prostituzione, 19 donne identificate

Il fenomeno dilaga da Senigallia a Marina di Montemarciano: addirittura le donne lasciano la riviera romagnola per quella adriatica perché più remunerativa

Weekend di controlli per i carabinieri di Senigallia, che hanno dovuto fare i conti con il dilagare di un fenomeno sempre più importante nel territorio, quello della prostituzione.
Sono state infatti ben 19 le prostitute identificate dagli uomini dell’arma lungo la Strada Statale Adriatica che va da Senigallia a Marina di Montemarciano, tutte o quasi giovani rumene già note alle forze dell’ordine. Tra esse numerose pregiudicate per reati contro il patrimonio e la persona.

E’ fiorentissima, come ammesso dalle stesse prostitute ai militari, l’attività tra Senigallia e Marina di Montemarciano, tanto da attirare sempre più nuove “lucciole” che addirittura lasciano la riviera romagnola per trasferirsi a Senigallia.
Come hanno infatti riferito le giovani donne, sottoposte a controllo e condotte in caserma ai fini dell’identificazione perché prive di valido documento d’identità, ciascuna di esse guadagna mediamente 500 euro a notte, per un incasso, mensile pari e anche maggiore di ben 12mila euro.

“E’ fin troppo evidente e impensabile – chiosano gli stessi carabinieri – che tale attività così enormemente remunerativa sfugga al controllo di organizzazioni criminali presenti sul territorio”.
La specifica attività di induzione alla prostituzione e sfruttamento delle donne rumene ed albanesi è gestita – secondo quanto emerso dalle indagini dei militari – per lo più da organizzazioni di loro connazionali che gestiscono sia l’arruolamento che la dislocazione sul territorio.
Tutte le 19 donne saranno proposte al Questore di Ancona per l’applicazione del Foglio di Via obbligatorio per tre anni.
 

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