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Cronaca

Terremoto, Renzi a Camerino: «Stanziati 40 milioni, costruire presto e bene»

Il premier nelle zone colpite dal terremoto del 26 ottobre. «Non si può pensare a delle tende, l'inverno non si può passare così»

«Non possiamo pensare ad una soluzione con delle tende. L'inverno sta arrivando e non ci dobbiamo prendere in giro». A dirlo è il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in visita nel pomeriggio di ieri (giovedì), a Camerino, uno dei centri maggiormente colpiti dal terremoto del 26 ottobre. «Abbiamo già stanziato 40 milioni di euro - ha continuato il premier - il terremoto ci ha messo a dura prova, ma l'Italia c'è e tutti insieme ce la faremo». Una situazione critica quella che ha trovato Renzi. Sono numerosi gli edifici inagibili, con la conta degli sfollati che ha superato le 4mila unità. In queste ore verranno effettuati altri sopralluoghi per verificare l'agibilità, soprattutto delle scuole. Intanto il consiglio dei ministri ha esteso lo stato di emergenza, stanziando con un decreto, 40 mlioni di euro. «Dobbiamo ricostruire e lo faremo in modo serio - ha concluso Renzi - serve un intervento strutturale per intervenire nelle zone colpite dal terremoto. Lo dobbiamo spiegare bene all'Italia, all'Europa, a tutti».

Nelle zone colpite dal sisma, insieme al premier, c'era anche il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. «La visita del premier  - afferma il governatore Ceriscioli -  nel nostro territorio è la conferma dell’impegno già assicurato attraverso il decreto del Consiglio dei Ministri che verrà esteso rispetto al nuovo stato delle cose e all’opportunità, già intravista, di una seconda fase in grado di dare tutti quegli strumenti che servono alla ricostruzione. Sta a noi ora gestire di nuovo al meglio l’emergenza. In questo caso si avvicina l’inverno quindi eviteremo le tende a favore di sistemazioni provvisorie (alberghi e altre strutture di accoglienza) per poi rimettere in moto tutta quella macchina che con le casette prefabbricate dà la possibilità di rimanere sul posto. Inoltre grazie al decreto approvato iniziano ad arrivare i primi adempimenti che ci permetteranno di rispondere a chi ha già un certificato e può finalmente far partire la macchina della ricostruzione. C’è veramente tanto da fare e lo faremo insieme, con il Governo vicino. Il decreto rimane con l’impianto originale, solido fatto di trasparenza e risorse per ricostruire case ed economia, ma come assicurato da Renzi, si terrà conto della mutata situazione in seguito alle scosse di ieri: i provvedimenti saranno estesi ai Comuni più colpiti e all’Università che può chiedere strumenti ad hoc per il suo rilancio».

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