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Cronaca Jesi

Fascia al braccio e filo diretto con la Polizia, nasce il team di studenti anti bulli

Proprio di bullismo e cyberbullismo si è parlato anche al liceo Galilei diversi giorni fa, tra i presenti c'era il dirigente della polizia postale Cinzia Grucci

Combattono eventuali atti di bullismo con iniziative culturali, il contatto con le forze dell’ordine e perfino la musica rap. Sono 38 studenti che hanno deciso di fare gruppo contro una vera e propria piaga sociale. Sono i membri del “Gruppo ben-essere a scuola” ideato da Annunziata Brandoni, ex insegnante che da oltre vent’anni presta il volto per iniziative ed eventi antibullismo. «Ad ottobre ho iniziato un progetto per fare un’azione più sistematica e l’ho presentato all’Istituto Pieralisi di Jesi e all’agrario di Monteroberto- spiega la Brandoni- si tratta di un gruppo riconosciuto anche all’esterno delle aule grazie a una fascetta sul braccio e supportato da alcuni insegnanti di riferimento. Ragazzi e ragazze, tutti di età compresa tra i 15 e i 18 anni - continua l’ex docente - saranno anche in contatto con le forze dell’ordine, tra cui la polizia postale. Oltre a prevenire eventuali atti di bullismo e cyberbullismo organizzeranno eventi culturali e di svago». Una sperimentazione, che il prossimo 8 aprile sarà presentata ad Ancona nell’ambito di un progetto più ampio. Convincere preside e i docenti, dice la Brandoni, non è stato un grosso problema. «Convincere i ragazzi è stato più difficile. Molti mi rispondevano “a me cosa interessa?”, altri “ho paura di passare per spione”, altri ancora avevano paura di essere picchiati - prosegue la donna- io ho spiegato loro che uniti sarebbero stati più forti. Un gruppo avrebbe smontato eventuali ritorsioni, anche con la tutela della polizia. A gennaio hanno aderito in 38». Niente maniere forti, solo dialogo con l’eventuale sbruffone di turno: «Avranno a disposizione anche una brava insegnante di comunicazione assertiva» spiega l’ex docente. La stessa Brandoni ha poi scritto due brani di musica rap. Il “gruppo ben-essere” li intonerà proprio l’8 aprile per presentarsi al pubblico. Si tratta de “Il rap dello sfigato” e “Il rap del bullo figo”. «La scuola non deve più essere vista come nemica da chi subisce bullismo» ha concluso l'ex insegnante.

L'EVENTO. Proprio di bullismo e cyberbullismo si è parlato anche al liceo Galilei. Tra i presenti c’era il dirigente della polizia postale Cinzia Grucci, l’Ombudsman delle Marche Andrea Nobili, il Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni Giovanna Lebboroni e la senatrice Silvana Amati, firmataria insieme alla collega Elena Ferrara della proposta di legge sul cyberbullismo. Presenti anche il Garante Nazionale per l’infanzia Filomena Albano e Angela Navarra Mambretti, dell’Osservatorio Nazionale anti bullismo del Miur. «Dobbiamo scegliere se essere “doganieri”, e quindi dire ai ragazzi cosa passa e cosa non passa, oppure “contrabbandieri”, nel senso di veicolare i giovani verso un maggior senso di responsabilità – ha detto la Mambretti- io preferisco i «contrabbandieri».

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