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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Randagismo: il fenomeno cala in provincia, grazie soprattutto al volontariato

Calano gli abbandoni e il numero degli animali ospitati nei canili e nei gattili. Nel frattempo però è necessario intervenire su fenomeni nuovi come il cosiddetto "bi-abbandono"

Si restringe il fenomeno del randagismo nella provincia di Ancona. Calano gli abbandoni e il numero degli animali ospitati nei canili e nei gattili. A giovarne non è solo il benessere degli animali d'affezione, ma anche le casse dei Comuni che negli ultimi anni hanno visto diminuire la spesa annua per le strutture di accoglienza dell'8%.
Per quanto riguarda i canili, le presenze di animali ospitati sono in calo del 6%: erano 1033 nel 2008, 935 nel 2009, 855 nel 2010, 806 nel 2011.
Una tendenza ormai consolidata che ha abbassato la spesa pubblica sostenuta dai Comuni dell'8%, passando dai 999 mila euro del 2008 ai 759 mila del 2011.  Buono anche il dato sugli affidi dei cani, la cui percentuale rispetto al 2010 rimane invariata (218 adozioni su 843 cani totali del 2010; 201 adozioni su 806 cani totali nel 2011).
 
Un bilancio dunque soddisfacente per la Provincia di Ancona che nel corso degli ultimi anni ha avviato numerosi progetti ad hoc e apposite campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e, in particolar modo, agli studenti delle scuole del territorio. Tra queste ultime si segnalano soprattutto quella relativa alla sterilizzazione dei gatti domestici Sei zampe dal veterinario e alla diffusione della Pet therapy nelle residenze protette e nelle case di riposo per anziani, all'ospedale infantile Salesi, nelle case alloggio per soggetti affetti da disagio psichico e nelle scuole medie per integrare i ragazzi affetti da  problematiche di inserimento e di bullismo.

"Il merito - afferma l'assessore all'Ambiente Marcello Mariani - è dell'accresciuta sensibilità dei cittadini e del capillare lavoro di volontariato svolto dalle associazioni animaliste del nostro territorio, che si è rivelato indispensabile anche per l'avvio di progetti che durante questo mandato la Provincia ha voluto avviare per combattere il fenomeno del randagismo".
 
Il calo dei ricoveri è strettamente legato a quello degli abbandoni, grazie all'aumento delle microchippature dei cani da parte dei proprietari e ai più severi controlli da parte degli organi preposti. Ma importante sono stati anche strumenti per incentivare le adozioni come l'istituzione del sito web provinciale Fidomicio (www.fidomicio.provincia.ancona.it), che fa ormai registrare una media di circa 30 mila contatti mensili, e lo Sportello telefonico Diritti degli animali (331/9850212). Con Fidomicio, in particolare, la Provincia è riuscita a creare un filo diretto tra cittadino e rifugi di custodia che permette di conoscere tutte le informazioni relativi agli animali ospitati nei canili e nei gattili autorizzati, facilitando in tal modo la scelta di chi desidera accogliere in casa un amico a quattro zampe.

Rilevanti, anche per l'alto contenuto pedagogico in direzione del rispetto dei diritti degli animali, sono stati gli interventi nelle scuole primarie con i progetti Quattro Zampe a scuola e Amici Pelosi che hanno coinvolto complessivamente oltre 250 bambini.

"Sono risultati incoraggianti - continua Mariani - e che possono sicuramente essere ancora migliorati dando continuità all'azione fino ad oggi svolta dalla Provincia. Nel frattempo, è necessario intervenire su fenomeni nuovi come il cosiddetto 'bi-abbandono', ovvero il riportare il cane dopo poco tempo al canile dove è stato adottato, fenomeno acuito anche dalla difficile congiuntura economica, con evidente sofferenza e disperazione da parte dell'animale che subisce un altro abbandono. È bene che chiunque si accinga ad adottare un cane o un gatto capisca che ciò comporta un impegno preciso che implica il rigoroso rispetto dei diritti dell'essere vivente che si accoglie in casa"

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