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Più sicurezza negli ospedali, scatta il protocollo con la Questura di Ancona

«Tentativi di fishing con iniezioni di malware sono quotidiane e il protocollo può essere anche risolutivo» ha detto Cinzia Grucci - SERVIZIO DI GINO BOVE

Una costante presenza di vagabondi, tentativi di furto come il ladro che si era travestito da medico e, in ultimo anche attacchi ai sistemi informatici da parte di hacker. Sono i problemi di sicurezza che sempre di più affliggono gli Ospedali Riuniti di Ancona. «Siamo partiti dal problema dei profili fake con logo di ospedali riuniti usato privatamente con ospedali riuniti di ancona - ha detto il dg Michele Caporossi - Per questo abbiamo cercato un tavolo sulla sicurezza in una struttura che è pubblica e che deve rimanere tale perché un ospedale non è un carcere». Da qui la necessità di un protocollo di intesa firmato ieri tra Caporossi, il questore di Ancona Oreste Capocasa e la dirigente della Polizia Postale Marche Cinzia Grucci, che ha detto: «Questo documento serve ad accelerare la collaborazione mantenendo costante un dialogo tra istituzioni per stabilire alert, individuare la fonte della minaccia per isolarla e limitare eventuali. Tentativi di fishing con iniezioni di malware sono quotidiane e il protocollo può essere anche risolutivo.

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