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Cronaca

"I sedici forti": riscoprire l'Ancona militare (e qualche volta abbandonata)

Due ragazzi di Ancona hanno dato via al progetto per far conoscere questo aspetto storico del capoluogo. Presto organizzeranno una conferenza con degli storici e daranno vita ad un sito ricco di informazioni e foto

Il forte Umberto, la batteria Savio, le mura nascoste disseminate in giro per la città, i sotterranei militari... nonché, naturalmente, l'interno della Cittadella, la più importante opera militare che abbiamo, oggi chiusa per la grandissima parte. Questi alcuni dei percorsi che hanno ispirato l'idea di due giovani dorici, Andrea Civitarese ed Eddy Bucci, che hanno creato "I sedici forti di Ancona", un progetto creato per far conoscere questo aspetto storico del capoluogo. Il gruppo si è già incontrato con alcuni storici, fra cui Fabio Barigelletti, autore dell'omonimo libro, e sono alla ricerca di altre collaborazioni. Ci racconta Andrea: "Abbiamo raccolto diverso materiale, molto del quale antecedente all'ordinanza comunale di divieto d'accesso. Abbiamo poi collezionato immagini di interni di cunicoli, strutture dimenticate e spesso abbandonate. Per adesso agiamo tramite la nostra pagina di Facebook e abbiamo un canale di Youtube. Ma è solo l'inizio, perché abbiamo in mente di creare eventi. Innanzitutto una conferenza con alcuni storici ed esperti di architettura militare sulle strutture dimenticate di Ancona". Ovviamente, dato che molti luoghi sono attualmente interdetti al pubblico, specificano che il loro scopo è quello di promuovere la conoscenza delle opere storiche doriche, e non quello di incitare a visite abusive.

"Un patrimonio, in parte sotterraneo e in parte a cielo aperto - ricorda Andrea - esteso su più di trenta siti disseminati sull'intero territorio comunale. Tale è la consistenza delle vestigia del campo trincerato della città di Ancona, da sempre luogo strategico dal quale si potevano controllare terra e mare e nel quale, in più occasioni, si sono asserragliate truppe incalzate da interminabili assedi. Oggi di quel patrimonio si conservano imponenti resti, eppure nella memoria collettiva se ne è persa quasi completamente traccia. Colpa di sistemazioni urbanistiche che non valorizzano abbastanza questo prezioso patrimonio, o dell'assenza di qualsiasi progetto di recupero alla fruizione. Intendiamo partire da questa pagina, proponendo foto, filmati e descrizioni, per riaccendere l'interesse dei cittadini su un tesoro di cui possono senz'altro andare orgogliosi e per chiedere alle Istituzioni di occuparsene".

"I sedici forti di Ancona"

Una conoscenza che i cittadini, anche loro malgrado, rischiano di perdere: Andrea cita la "Festa dell'Albero negli anni '60. Un evento che invitava i bambini delle scuole elementari a piantare alberi in città. L'area designata era il piccolo spazio verde intorno ai bastioni della cittadella. Oggi gli alberi sono cresciuti e hanno occultato i bastioni della Rocca, di certo contribuendo a far dimenticare la possenza militare postnunitaria di Ancona. Qualche volta capita che gli anconetani confondano addirittura il Parco della Cittadella con la cittadella vera e propria. In realtà parlano del Campo Trincerato, un'opera accessoria alla Cittadella originale, ma ad essa successiva."

Intanto i ragazzi stanno lavorando ad un sito internet, con informazioni monografiche su ogni opera militare presente: come raggiungerla, cosa vedere e quanto è legale visitarla. Ovviamente non mancheranno gallerie fotografiche. Non possiamo che fare i nostri complimenti per questa bella iniziativa.

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