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Cronaca Osimo

Fima porta il design italiano in Iran, a Gorgan un hotel firmato dallo studio di Osimo

Sarà firmato dallo studio di architettura e design di Osimo l’hotel principale della città di Gorgan, nel nord del Paese

Sarà firmato dallo studio di architettura e design Fima di Osimo il principale hotel di Gorgan, città dell’Iran settentrionale lungo l’antica Via della Seta. Proprio su quelle rotte di scambio di merci e saperi tra Europa ed Oriente, dove oggi tornano a fiorire nuove opportunità, Fima intensifica la propria attività con la prima realizzazione in Iran, dopo aver già condotto progetti in Kurdistan e Cina. «Con la fine delle sanzioni abbiamo cominciato a guardare all’Iran, dove c’è forte interesse per l’architettura italiana – commenta Maurizio Andreoli, partner di Fima - Grazie all’esperienza maturata in Italia e all’estero nel settore dell’hotellerie e delle ville di lusso, siamo stati scelti per questo importante progetto che sarà completamente made in Italy, nel design come nelle forniture».

Fima ha curato diversi hotel nelle Marche, tra cui il Klass a Castelfidardo e il Gallery a Recanati, ma la sua esperienza progettuale si sviluppa su larga scala, con la realizzazione di edifici residenziali, scuole, spazi per lo sport, la salute e l’intrattenimento, centri commerciali: è firmato dallo studio marchigiano il nuovo Fanocenter recentemente inaugurato. Oggi Fima guarda anche oltrefrontiera, dove sta ottenendo riscontri importanti. L’affidamento per l’hotel in Iran riguarda l’intero progetto: dal concept design al progetto esecutivo di interni ed esterni. Un progetto che nasce dall’esigenza di creare un hotel simbolo per una città in forte espansione: 300mila abitanti, Gorgan si trova nella regione del Golestan, a pochi chilometri dal mar Caspio e sta attraversando una fase di particolare fermento. L’hotel sarà il più importante e moderno della città, con 120 camere, una grande spa, palestra, sala meeting e convention, due ristoranti e uno sky-bar all’ultimo piano con terrazza panoramica. Sviluppato su 12 piani, è concepito come sintesi tra equilibrio e dinamismo: la facciata è caratterizzata da una sequenza di pieni e vuoti che creano un gioco di luci ed ombre, restituendo all’intero progetto una regolarità complessiva che diventa a tratti “scomposta”. La costruzione dell’hotel verrà completata entro la fine del 2018.

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