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Cronaca

Profili dell'ospedale con foto dei pazienti, indaga la Polizia Postale

Il caso è nato quando, all'interno dell'azienda ospedaliera dorica, si sono accorti di numerosi profili Facebook che avevano come copertina la foto degli ospedali e come profilo il logo degli ospedali riuniti

Profili dell’azienda ospedaliera universitaria "Ospedali Riuniti di Ancona". Ne sarebbero spuntati come funghi sul sociale network Facebook, allarmando i dirigenti, fino al direttore generale Michele Caporossi che, dopo aver appurato come quei profili fossero dei fake (l'azienda non ha profili Facebook ufficiali) ha denunciato il fatto alla Polizia Postale delle Marche che, coordinata dalla dirigente Cinzia Grucci, indaga per il reato di usurpazione di nome e, non è escluso, forse anche per sostituzione di persona. 

I fatti risalgono ormai a diversi mesi fa quando all’interno dell’azienda sanitaria, che comprende l’ospedale regionale di Torrette, l’Umberto I e il Salesi, si erano accorti di numerosi profili Facebook che avevano come copertina la foto degli ospedali e come profilo il logo degli ospedali riuniti. Peccato che quegli utenti social, in realtà, non sono mai stati autorizzati a pubblicare nulla. Dunque tutt’altro che ufficiali. Eppure su quei profili si potevano trovare conversazioni con parenti di degenti, chat private, commenti all'operato del personale interno, fino alle foto dei pazienti. Autorizzate? Anche questo è oggetto dell'indagine ancora in corso. Secondo fonti di Polizia, dietro quei profili ci potrebbero essere operatori sanitari, dipendenti degli ospedali mossi da un desiderio di visibilità, alla ricerca della celebrazione di un'operazione ben riuscita o comunque di un momento di gioia all'interno di un reparto. Ma c'è anche chi potrebbe averlo usato per screditare l'azienda sanitaria, trovando così un mezzo per sfogare un desiderio di revanche.

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