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Cronaca

Prima notte fuori da casa, in 193 al Palaindoor: più di 700 richieste di intervento

Nel frattempo proseguono le verifiche antisismiche della Protezione Civile, vigili del fuoco e tecnici del Comune. Sospese le attività sportive e manifestazioni. Si cercano posti in albergo per gli sfollati

Ancona entra nel vivo dell’emergenza post terremoto, quello di magnitudo 6.5 che ha colpito le Marche la mattina del 30 ottobre. Già ieri sera al Palaindoor della Montagnola sono arrivate 193 persone a fronte di 100 posti letto e chi non ha trovato una branda libera ha dormito sui seggiolini delle tribune o comunque accampato. Intanto il Comune si sta organizzando per rispondere, di concerto con i Vigili del fuoco, a più di 700 richieste di sopralluogo in abitazioni private e luoghi di pubblica utilità dove sono state riscontrate lesioni. Dunque 193 sfollati e 700 chiamate al 115 e al COC. Numeri che si aggiungo al 28: le famiglie di via Vallemiano che hanno dovuto abbandonare le proprie case dichiarate inagibili. Sono loro ad essere davvero senza una casa e dunque ad avere priorità nell’assegnazione dell’alloggio e del vitto al Palaindoor. «Secondo le disposizioni della Protezione Civile nazionale, i veri evacuati, cioè coloro che sono stati obbligati ad abbandonare la casa per motivi di sicurezza, saranno ospitati nei prossimi giorni in strutture alberghiere - ha detto il sindaco Valeria Mancinelli - Speriamo già da domani, ma potrebbe esserci uno slittamento di qualche giorno e comunque saranno sempre ospiti al Palindoor, almeno fino a quando non verrà data loro assegnazione di uno degli alberghi rintracciati». Non solo perché agli sfollati di via Vallemiano il Comune garantisce anche pasti con piatti preconfezionati (circa 40 pasti). E stasera si prosegue con la prima accoglienza degli sfollati al Palaindoor. Non solo per chi non ha casa ma anche per chi ha riscontrato lesioni alla casa e, in attesa di una verifica, non se la sente di stare lì. Infatti gli anconetani che hanno paura sono la maggior parte di quelli arrivati ieri sera al palazzetto dopo le 21:00. Ma non c’è spazio per tutti. Tanto che una famiglia composta da mamma, papà 3 tre bambini (3, 2 anni e un neonato) hanno trascorso la notte sui seggiolini. Possibile? La Mancinelli ha spiegato: «Ci sono tre fasce di priorità. Primo le famiglie che sono state obbligate a lasciare casa, quindi via Vallemiano. Secondo, coloro che hanno segni evidenti di danni in casa e hanno chiesto verifica. Terzo, chi non ha né casa lesionata, non ha chiesto verifiche e ha solo paura. All’interno di queste 3 categorie si dà priorità ad anziani e bambini è ovvio, ma é difficile fare graduatorie per cui se non ci sono più brandine e si fa parte della terza graduatoria, è naturale non trovare posto». L’assessore ai servizi sociali Emma Capogrossi ha spiegato come sia stato organizzato uno sportello di ascolto al Palaindoor per valutare problematiche personali e che richiedono una risposta personalizzata di carattere psicologico- sociale.


STOP SPORT E MANIFESTAZIONI. Nel frattempo proseguono le verifiche antisismiche della Protezione Civile, dei vigili del fuoco e dei tecnici del Comune. Si è partiti degli edifici pubblici con finalità pubbliche, quindi le scuole, i teatri, le strutture sportive. Tutti luoghi dove sono stati sospese le attività. Non si giocherà la partitadi coppa prevista per domani dell'Ancona contro il Fano. Come la maratona del centro città e la partita dell’Ancona e il motivo lo vuole spiegare a chiare lettere l’assessore Andrea Guidotti: «E’ importante che si evitino assembramenti di persone in vista di un altro, eventuale, terremoto e poi la Protezione Civile ci ha chiesto di mantenere liberi i luoghi che, nel piano sisma, sono considerate aree di attesa in casi di emergenza. Quando riprenderanno le attività sportive non si può ancora dire». Sospese tutte manifestazioni pubbliche e le celebrazioni ufficiali, salvo quelle del 5 novembre per la brevità della durata e la contenuta presenza dei partecipanti. 

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