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Cronaca Jesi

Jesi, terrorizzò la città con due machete: è incapace di intendere

Ora il pm ha due possibilità. Chiudere le indagini preliminari chiedendo l'archiviazione del caso perchè non imputabile o chiedere il rinvio a giudizio per ottenere una forma di reclusione

E’ totalmente incapace di intendere e di volere Precious Omobogbe, il 26enne nigeriano che lo scorso primo settembre ha seminato il terrore a Jesi armato di due machete. Lo ha stabilito la relazione del professor Gabriele Borsetti, il medico a cui la Procura aveva affidato la perizia del nigeriano, accusato del tentato omicidio di 3 persone, tra cui il capitano dei carabinieri di Jesi Mauro Epifani. Del resto la relazione de professor Borsetti non fa che confermare conclusioni già emerse dopo le prime analisi dell’ospedale Murri di Jesi.

Ora il pm ha due possibilità. Chiudere le indagini preliminari chiedendo l’archiviazione del caso perchè non imputabile o chiedere il rinvio a giudizio per ottenere una forma di reclusione. Ma in quest'ultimo caso è necessario valutare la pericolosità sociale dell’individuo ad oggi. Cosa non scontata e che andrebbe ad incidere su una eventuale richiesta di reclusione. 

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