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Cronaca

Lotta ai piccioni: la Provincia di Ancona adotta il “piano quinquennale”

I Comuni faranno prevenzione con ordinanze per evitare l'alimentazione dei volatili e azioni per impedire la nidificazione. L'ente provinciale potrà anche predisporre l'abbattimento, ma solo in casi particolari

“Tutela del patrimonio artistico, della salute, dell'igiene e del decoro urbano, contenimento dei danni alle produzioni agricole”: questi gli obiettivi del piano quinquennale per il controllo dei piccioni (2013 -2018) adottato dalla Provincia di Ancona.

Il nuovo strumento, che ha già ricevuto il parere positivo dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ed entrerà in vigore a breve, è stato presentato ai Comuni del territorio provinciale, all'Asur Marche, agli ambiti di caccia e alle associazioni degli agricoltori.

Il piano consentirà per la prima volta di gestire su scala provinciale le operazioni di contenimento di questa specie, fino ad oggi condotte in autonomia dai singoli enti.

I Comuni si muoveranno nel contesto urbano facendo prevenzione con ordinanze per evitare l'alimentazione dei piccioni e azioni per impedire la nidificazione. Nelle situazioni più gravi si potranno predisporre anche interventi di cattura.

Alla Provincia di Ancona, invece, toccherà il coordinamento in ambito extraurbano. In questo caso, oltre all'ordinaria prevenzione, sarà possibile procedere anche all'abbattimento degli animali da parte della polizia provinciale con la collaborazione dei proprietari e dei conduttori dei terreni agricoli, previamente autorizzati. Ciò, però, sarà possibile solo in prossimità delle coltivazioni passibili di danno.

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