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Cronaca Osimo

"Pappa fish" sbarca in città, pesce fresco locale nelle mense scolastiche

Alici, suri, moli, sgombri, vongole, pannocchie e totani, ma anche la trota salmonata e/o fario: sono solo alcune delle tipologie di pesci e molluschi che arriveranno sulla tavola degli alunni

Il Comune di Osimo ha partecipato con successo al bando “Pappa Fish, Mangia bene, cresci sano come un pesce" per riportare il pesce fresco locale, pescato a chilometro zero o allevato nel territorio regionale, nelle nostre mense scolastiche. Soddisfazione per il progetto è stata espressa dal sindaco Simone Pugnaloni dall’assessora alla Pubblica Istruzione Annalisa Pagliarecci: “Un risultato che va ad implementare la qualità del servizio di refezione scolastica”.

Alici, suri, moli, sgombri, vongole, pannocchie e totani, ma anche la trota salmonata e/o fario: sono solo alcune delle tipologie di pesci e molluschi che, interpretate in ricette appetitose, arriveranno sulla tavola degli alunni a seconda della disponibilità e della stagione. L’iniziativa, promossa dalla Regione Marche e finanziata all’70% con fondi Statali, Regionali ed Europei FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) della programmazione 2014-2020, cui si unisce lo stanziamento del Comune, nasce per incentivare un’alimentazione corretta nelle scolaresche e contemporaneamente valorizzare il mare, i suoi prodotti e la tradizione marinara che contraddistingue la città, ma parallelamente anche il prodotto allevato nella nostra regione.

È noto a tutti quanto il pesce fresco sia indispensabile in un’alimentazione sana ed equilibrata, ed è tra gli alimenti maggiormente consigliati per le sue notevoli proprietà nutrizionali e per i benefici che apporta all’organismo. Oltre ad accogliere favorevolmente il progetto “Pappa Fish”, la A.S.S.O.  (Azienda Servizi Sociali Osimana) ha introdotto diverse novità nel servizio di refezione scolastica, tenendo conto anche delle differenti esigenze alimentari legate a fattori allergici, a particolari patologie, ai diversi credo religiosi e privilegiando produzioni derivata da agricoltura biologica, filiera corta e chilometro zero per scelte più sostenibili per l’ambiente, più economiche e in grado di valorizzare le realtà locali.

“Con questo progetto la diffidenza con cui i bambini valutavano il pesce è stata superata – afferma Fabiola Formiconi, dietista della A.S.S.O. - Per aiutare i bambini ad avvicinarsi al pesce, nella dimensione relazionale, divertente e socializzante del pasto, è stato affidato loro il compito di degustatori per valutare la ricetta di pesce a loro più gradita, pertanto il loro giudizio si propone come intervento diretto nella scelta del menù. I bambini si sentono protagonisti attivi dell’atto nutritivo e perciò la spinta motivazionale al consumo dei pesce aumenta”.

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