rotate-mobile
Cronaca Ostra Vetere

Ostra Vetere, scoperte tracce di antichi granai durante i lavori di ripavimentazione

Oltre ad una pavimentazione in cotto, sono state scoperte due cavità, due pozzi di inusuale dimensione, il più grande dei quali interamente mattonato nella circonferenza, entrambi interrati con materiale di risulta

I lavori di ripavimentazione di alcune vie e piazze del paese stanno riportando alla luce interessanti tracce del passato. Come già nell’Ortaccio (piazzetta dei Giardinetti o piazza Lucio Battisti) dove sono state scoperte alcune sepolture e un pozzo, in Piazza Grande (piazza don Minzoni) dove è tornata alla luce l’antica neviera dell’ospedale, anche in piazzetta dell’Abate (piazza Suor Maria Crocifissa Satellico) il sottosuolo ha riservato sorprese. Oltre ad una pavimentazione in cotto di incerta funzione, sono state scoperte due cavità, due pozzi di inusuale dimensione, il più grande dei quali interamente mattonato nella circonferenza, entrambi interrati con materiale di risulta. La loro funzione? Una spiegazione la fornirebbe il libro di Francesco Fiorani “L’Abbazia di Santa Maria di Piazza”, dove si racconta come, mezzo secolo prima, il 9° Abate don Marco Poccianti, nel demolire e ricostruire la vecchia chiesa di Santa Maria Annunziata o “di Piazza”, rinvenne gli antichifossarili” o, in latino, “foveae”, per la conservazione del grano, già rinvenuti alla fine del ‘400 durante l’ampliamento gotico della chiesa abbaziale ad opera del 1° Abate fiorentino De Cursis dopo il 1485.

Nel Medioevo non esisteva l’Ammasso del grano e per conservarlo venivano scavate delle fosse (fossarili o foveae) nelle pubbliche piazze e nelle quali veniva deposto e conservato il grado dei raccolti dopo la mietitura e la “battitura” (non esistevano a quel tempo nemmeno le trebbie per la trebbiatura e per separare il grano dalla “pula” delle spighe bisognava “batterlo” con i bastoni, da cui l’operazione prendeva il nome di “battitura”). E i “fossarili” erano appunto gli antichi granai medievali. Il nome di “Fossarile” si conserva ancora nella vicina città di Ostra (l’antica Montalboddo), in cui la piazzetta più alta del paese, dietro Palazzo Censi e la non lontana torre civica, si chiama ancora oggi “Largo Fossarile”. Doveva essere il nome anche della piazzetta di Montenovo, ma la vicinanza delle abitazioni dei sacerdoti (la canonica dell’Abate, la rettoria di Santa Lucia (ora Palazzetto Marulli), il monastero delle clarisse di Santa Lucia e l’antico monastero Fossarile_2_DSCN6512_530-2benedettino dei monaci di Sitria titolari dell’abbazia (che ora ospita il Circoletto, i locali della sacrestia, e le vecchie aule della Dottrina Cristiana), l’avevano fatta denominare Piazza dei Preti o piazzetta dell’Abate, ora piazza Beata Suor Maria Crocifissa Satellico. 

Nei prossimi giorni le due fosse ora rinvenute verranno scavate per liberarle dai materiali di risulta lì depositati da secoli, approfondendo così una pagina di storia locale che solo il Centro di Cultura Popolare è in grado di documentare. E non si esclude che nella stessa area possano essere stati interrati altri reperti di decorazioni marmoree della primitiva chiesa di San Francesco al Mercatale, oppure la residua porzione leonina dei posteriore rinvenuto. Analisi e studi che avranno bisogno di tempo e pazienza. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ostra Vetere, scoperte tracce di antichi granai durante i lavori di ripavimentazione

AnconaToday è in caricamento